11/10/2017

Il presidente Luciano Vescovi ai sindaci riuniti a Vicenza: "Dalle aziende ricchezza economica e sociale"

Tra le proposte di Confindustria lo spostamento della tassazione dall'IMU alla TASI deducibile al 100%.

"Un rapporto aperto e scevro da preconcetti tra il tessuto imprenditoriale e le istituzioni locali - afferma Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza - è la condizione necessaria attraverso cui le aziende possono rappresentare una ricchezza per il territorio che le ospita, non solo da un punto di vista economico ma anche sociale. E se il Sole 24 ore indicò Vicenza come la provincia che meglio seppe affrontare la crisi, sicuramente parte del merito deriva anche dal contributo che l'industria ha dato al suo territorio e viceversa".



Sono queste le parole che il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi rivolge ai sindaci dei Comuni d'Italia che, da oggi 11 ottobre fino a venerdì 13 ottobre, sono riuniti a Vicenza per la 34a Assemblea Nazionale Anci.

Nel Vicentino ci sono circa 83 mila imprese di cui il 17,1% - oltre 14.000 - manifatturiere. Una composizione fortemente industriale, che permette a Vicenza di esprimere un valore aggiunto complessivo pari 25 miliardi di euro (dati Camera di Commercio di Vicenza al 31/12/2015, ndr).

"Siamo la terza provincia esportatrice d'Italia e la prima per export pro capite - continua il presidente di Confindustria Vicenza -. Questa forza e questa caratteristica sono state per noi una vera e propria àncora di salvezza e oggi rappresentano un traino incredibile. Sui mercati esteri cresciamo ben oltre il 3,5%".

Ma se l'export è l'indicatore migliore per misurare la capacità di un tessuto imprenditoriale di stare sul mercato globale, è anche vero che la base di partenza, il proprio territorio, è condizione imprescindibile affinché questi risultati possano essere duraturi nel tempo e portare benessere a tutti.

"Vicenza - prosegue Vescovi - è una provincia che esprime grandi valori, che è cresciuta insieme all'industria e a cui l'industria è fortemente legata. Sono tantissimi gli esempi che si possono portare. Gli sportivi ricordano il Lanerossi Vicenza, il cui nome e storia sono legati indissolubilmente all'azienda tessile di Schio. Ma non possiamo dimenticare la città sociale pensata e messa in opera da Marzotto a Valdagno. Questi sono i più celebri degli esempi, ma sono innumerevoli le storie di rapporti virtuosi tra imprese e società civile nel nostro territorio. Per questo, nonostante le incertezze globali sia dal punto di vista della situazione geopolitica che economico-finanziaria, sono ottimista per il futuro del Vicentino. Anche perché, nonostante possa sembrare un aspetto negativo, le cose da migliorare sono ancora molte e quindi il potenziale da poter sviluppare ancora incalcolabile. Penso alle infrastrutture che, per chi esporta come noi, sono fondamentali. Ma non meno importanti sono i rapporti quotidiani con i Comuni, a partire da aspetti che possono forse sembrare poco significativi, ma che invece, soprattutto per le PMI, possono fare la differenza tra un'impresa che investe sul futuro e una che invece cerca di stare a galla".

Per questo Confindustria Vicenza pubblica annualmente un rapporto sulla "Fiscalità locale sugli immobili industriali della provincia di Vicenza” nel quale si raccolgono e riportano i dati di IMU, TARI e TASI di tutti i Comuni (consulta la tabella dei interattiva).

"Da quando svolgiamo questo studio, ovvero dal 2015, abbiamo deciso condividere le nostre analisi direttamente con i sindaci e gli assessori al bilancio dei Comuni - conclude il presidente degli Industriali vicentini -. Lo facciamo per creare uno strumento utile a tutti, che possa dare il la ad un percorso costruttivo con le amministrazioni locali e che ha come base di partenza dei dati oggettivi. Da questo lavoro è partita la nostra proposta, a costo zero per i Comuni e con un significativo risparmio per le imprese, di spostare la tassazione dall'IMU alla TASI, quest'ultima deducibile al 100%. Se il modello di razionalizzazione su cui lavoriamo localmente potesse essere replicato a livello nazionale, probabilmente il Paese riuscirebbe ad andare molto lontano”.