18/10/2017

Alternanza scuola-lavoro: un percorso necessario che le aziende portano avanti con entusiasmo

L'intervento della vicepresidente Barbara Beltrame Giacomello e del delegato Cristian Zoppini in seguito alle polemiche dei giorni scorsi.

Con il 2017 l'alternanza scuola-lavoro, resa obbligatoria nel 2015 con la "Buona Scuola", è entrata a regime, e coinvolgerà nella provincia di Vicenza circa 24.000 studenti all'anno delle classi terze, quarte e quinte di tutti gli istituti superiori. Questo provvedimento è stato recentemente al centro delle polemiche, animate da alcuni gruppi studenteschi che ne hanno lamentato gli aspetti più critici nella gestione generale.



La norma ha come obiettivo quello di ridurre il divario tra domanda e offerta che spesso penalizza entrambe le parti in gioco sul mercato del lavoro. Attraverso i percorsi di alternanza si intende quindi favorire un travaso tra conoscenze, competenze e pratiche proprie del mondo della scuola e del mondo del lavoro.

"Sono i primi anni di Alternanza su larghissima scala e tutto è certamente migliorabile" - ha puntualizzato Barbara Beltrame Giacomello, Vicepresidente Confindustria Vicenza con delega a Education e Università - "Ma i ragazzi non sono buttati in azienda senza ritegno, anzi. Entrano in affiancamento a dei professionisti e con la supervisione degli insegnanti. Per le aziende, infatti, ospitare un ragazzo è un impegno, ma abbiamo centinaia di realtà che lo fanno con entusiasmo perché vogliono dare il loro contributo al territorio e alle future generazioni, aiutando gli studenti a prendere consapevolezza di cosa significa entrare nel mondo del lavoro".

A ribadire l'importanza del percorso di alternanza è anche Cristian Zoppini, delegato Scuola di Confindustria Vicenza: "L'Alternanza è un percorso assolutamente necessario per completare la formazione non solo tecnico-lavorativa, ma sopratutto personale dei ragazzi" - ha rilevato Zoppini - "È un modo per consolidare, con la pratica, le competenze acquisite a scuola e dall’altro abbiamo anche riscontrato, confrontandoci con i docenti, che più di qualche ragazzo è sensibilmente maturato anche solo nel corso di esperienze di quattro settimane in azienda. E questo vale sia per gli istituti tecnici che per i licei. Di esperienze positive ne possiamo elencare a decine".