29/11/2017

"Bello e ben fatto": nasce l'Associazione Cluster Made in Italy

Il Cluster, coordinato da Sistema Moda Italia, promuoverà la crescita sostenibile dei settori coinvolti creando sinergie tra ricerca e industria.

Il 14 novembre 2017 si è ufficialmente costituita l’Associazione Cluster Made in Italy, si tratta di un’alleanza pubblico-privato, coordinata da SMI – Sistema Moda Italia, l’Associazione di categoria del Tessile-Abbigliamento, aderente a Confindustria, per far dialogare in modo più fluido e strutturato le Università e il mondo della ricerca con le aziende delle filiere del “bello e ben fatto”: tessile-abbigliamento, scarpe, accessori in pelle, occhiali, pellicce, orafi, arredo e suoi complementi.



Il coinvolgimento orizzontale vedrà parte in causa anche i settori agroalimentare e meccanico, fin dalle prime battute. Attraverso il Cluster si intende sostenere la crescita economica e sostenibile di questi settori, operando in coerenza alle agende strategiche comunitarie e avendo particolare attenzione ai territori del Mezzogiorno. Il Cluster, infine, rappresenterà in forma coordinata il sistema del Made in Italy anche sui livelli internazionali favorendo e rafforzando collaborazioni e partnership in materia di ricerca e innovazione.

Sono 22 i soci fondatori che hanno sottoscritto l’atto costitutivo: 7 Associazioni nazionali, tra cui quelle confindustriali merceologicamente competenti, CNA e Confartigianato; 7 Cluster regionali, Poli di Innovazione, Centri Tecnologici, Agenzie di sviluppo, Rappresentanze territoriali; 8 Enti di ricerca e Università, tra cui: Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma, Federico II di Napoli, Università di Bologna, Università di Firenze, INSTM (Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali). Ad essi a breve si uniranno altri 13 soci fondatori (tra cui: CNR, Enea, la Stazione Sperimentale per l’industria delle Pelli e delle Materie Concianti, altre Associazioni ed Università), che completeranno il team di partenza.

L’iniziativa punta a coinvolgere da subito il maggior numero di soggetti, in una logica di inclusività estesa. Già molte aziende e numerosi altri istituti di ricerca hanno manifestato l’interesse ad aderire e 10 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Puglia, Campania e Umbria) avevano già assicurato il loro supporto lo scorso anno, in occasione della presentazione del progetto di Cluster al MIUR.

Alberto Paccanelli (in foto), imprenditore tessile bergamasco, con lunga esperienza associativa a livello nazionale ed internazionale, da anni in prima fila in SMI sui temi della ricerca ed innovazione, è stato designato Presidente del Cluster. “Le richieste di autentica sostenibilità e la rivoluzione digitale stanno mutando rapidamente lo scenario in cui si muovono le aziende dello stile di vita italiano” sottolinea il Presidente Paccanelli. “Per accompagnarle e sostenerle in questa fase di profonda trasformazione, il Cluster si porrà come elemento catalizzatore, per far lavorare in modo sinergico il mondo della ricerca e quello dell’industria, nel campo della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico.”

Marino Vago, Presidente designato di SMI, condivide in pieno questa visione: “Per filiere tradizionali quali sono le nostre, l’innovazione di prodotto, di processo e del design è un elemento strategico. Per questo abbiamo pensato di unire le eccellenze della ricerca e delle imprese per lavorare a 360° sul Made in Italy, con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle nostre imprese, a cominciare dalle PMI che devono affrontare una sempre più agguerrita concorrenza internazionale. Nel programma di attività, che ho proposto ai colleghi del Consiglio Generale per la mia Presidenza, i temi della ricerca e dell’innovazione sono tra le priorità strategiche. E sono proprio questi i temi che ci uniscono ai colleghi degli Accessori, con i quali abbiamo dato vita a Confindustria Moda”.

Insieme al progetto di Cluster, il MIUR ha assegnato il punteggio massimo anche ai due progetti pilota che la partnership aveva presentato contestualmente: il primo denominato GIOTTO è incentrato sull’economia circolare e interessa le filiere Moda-Tessile e Legno-Arredo; il secondo denominato FUNK-ITALY riguarda le funzionalizzazioni tecniche dei materiali per applicazioni in tre filiere, Moda-Tessile, Pelle-Calzature e Legno-Arredo. Tali progetti sono già in fase esecutiva e si attende il completamento della verifica economico/finanziaria ministeriale.

Le attività del Cluster inizieranno a dicembre e si indirizzeranno inizialmente a organizzare tutta l’operatività e far conoscere il Cluster e le opportunità legate alle sue iniziative ai settori produttivi e al mondo della ricerca.