29/11/2017

Congiuntura Flash: proseguono a ritmi alti crescita e commercio mondiali

Per l'Italia gli indicatori confermano una variazione del PIL dell'1,5% nel 2017 con un probabile rialzo per il 2018.

I dati qualitativi di fiducia e ordini continuano ad anticipare miglioramenti diffusi e sincronizzati in tutte le economie avanzate e gli indicatori anticipatori prospettano più slancio nel 2018 anche per gli emergenti.



L’Area euro chiude il 2017 con la crescita annua più alta dell’ultimo decennio, negli USA la disoccupazione è la più bassa dal 2000, in Giappone la ripresa si è consolidata ed estesa a tutte le componenti della domanda.

Nei BRIC l’export e l’aumento dei prezzi delle materie prime trainano la crescita; in Cina anche la domanda interna. Due elementi gettano ombre su questo quadro congiunturale molto positivo. Il primo è l’aumentata incertezza politica sulle sponde dell’Atlantico: in USA restano indeterminati tempi di approvazione e dimensioni della riforma fiscale; in UK il Governo May è sempre più debole; in Germania, culla finora della stabilità, si sta tentando di evitare il ricorso a nuove elezioni entro marzo.

Il secondo rischio è la turbolenza nei mercati finanziari derivante dai percorsi di normalizzazione della FED e della BCE, per ora ben scongiurata dai banchieri centrali, e gli alti debiti, pubblici e privati.

Per l’Italia gli indicatori disponibili sono coerenti con una variazione del PIL dell’1,5% nel 2017 nonostante la debolezza del fatturato dei servizi. Resta probabile il rialzo delle stime per il 2018. L’export è in espansione principalmente grazie alle vendite extra-Euro area. L’attività industriale ha un abbrivio molto positivo nel 4° trimestre e gli investimenti mostrano un elevato slancio. Tuttavia, il credito bancario rimane una zavorra: la dinamica annua dei prestiti alle imprese è peggiorata.

Continua il buon andamento dell’occupazione e sostiene l’ottimismo e il reddito delle famiglie, alimentando i consumi che hanno un passo coerente con il reddito disponibile reale. L’anticipatore OCSE suggerisce una dinamica italiana più sostenuta all’inizio del 2018. Con uno scenario internazionale così favorevole e con la pronta reazione delle imprese agli stimoli esterni e interni, saranno decisive le scelte fatte dopo il voto politico per chiudere il divario di crescita italiano con il resto dell’Area euro.

Scarica il documento completo: Congiuntura Flash - Analisi mensile del Centro Studi Confindustria

CF Novembre 2017.pdf