26/07/2019

Zambon acquisisce Breath Therapeutics e rafforza la strategia di globalizzazione mantenendo il focus sulle terapie specialistiche

Con un valore di circa 500 milioni di euro al raggiungimento degli obiettivi, rappresenta l'operazione più grande nella storia del gruppo farmaceutico vicentino.

Con l'acquisizione di Breath Therapeutics, biofarmaceutica specializzata in terapie inalatorie avanzate per il trattamento delle malattie respiratorie gravi che ha sede a Monaco di Baviera e in California, Zambon ha messo a segno la più grande operazione mai conclusa nei sui 113 anni di storia.



Il valore dell'investimento ammonta a 140 milioni di euro, con la possibilità di arrivare ad un totale di 500 milioni di euro al raggiungimento di obiettivi regolatori e commerciali. Grazie a questo nuova sinergia la multinazionale vicentina rafforza ulteriormente la propria strategia di crescita che, da alcuni anni, si concentra su un continuo processo di globalizzazione e sugli investimenti mirati in Specialty Care.

In particolare il nuovo rapporto va ad unire la pipeline in fase avanzata di Breath Therapeutics per lo sviluppo di un’innovativa terapia inalatoria per la Sindrome da Bronchiolite Obliterante (BOS) al solido assetto commerciale e alle competenze di Zambon.

"La Sindrome da Bronchiolite Obliterante è una condizione fortemente debilitante. Attraverso la nostra ampia presenza geografica, le nostre competenze di ricerca e le consolidate relazioni con la comunità scientifica, potremo accelerare lo sviluppo di un nuovo potenziale trattamento per questa malattia. Inoltre, grazie alla nostra esperienza commerciale confidiamo di poter offrire il prodotto ai pazienti e ai medici nel minor tempo possibile" afferma Roberto Tascione (a sinistra nella foto), Chief Executive Officer di Zambon.

Zambon annovera così da oggi due progetti in fase III di sviluppo clinico nell’area delle malattie respiratorie gravi, entrambi ad ampio raggio geografico, Stati Uniti compresi.

"Per noi, che siamo un’impresa della Conoscenza orientata al lungo termine e continuamente focalizzata sull'innovazione, l’asset più importante sono le nostre persone, le loro competenze, le loro capacità professionali e, soprattutto, il loro commitment per migliorare la vita dei pazienti. Questa acquisizione è molto coerente con i nostri valori e la nostra visione" - sottolinea Elena Zambon, Presidente di Zambon -. "Siamo una 'startup di 113 anni', come dico spesso, con radici profonde e una storia di grande tradizione, fortemente impegnata a rafforzare la nostra pipeline con nuovi e rilevanti progetti di ricerca per investire nel futuro a vantaggio dei nostri pazienti e delle nostre persone”.

Il farmaco di BREATH, selezionato per lo sviluppo clinico, è una innovativa formulazione disegnata per la somministrazione inalatoria con un nebulizzatore progettato specificatamente per questa molecola. BREATH ha avviato a livello globale due studi di fase III denominati BOSTON-1 e -2. Zambon prevede di ottenere dati dagli studi clinici di fase III nel 2021, inoltre è fiduciosa di poter commercializzare il trattamento entro il 2023 in seguito alle approvazioni regolatorie della Food and Drug Administration (FDA) e dalla European Medicines Agency (EMA).

In Breath Therapeutics abbiamo identificato L-CsA-i, come trattamento potenziale della BOS che potrà trasformare la vita dei pazienti che ne sono affetti" - commenta Jens Stegemann, Chief Executive Officer di Breath Therapeutics -. "Condividiamo la visione di Zambon, una società che si fonda su valori etici, con una forte tradizione di innovazione e un autentico orientamento al paziente. Inoltre, grazie alle infrastrutture e all’impegno in R&D di Zambon abbiamo la possibilità di rafforzare in modo significativo la nostra posizione. Ora, insieme ai principali centri internazionali di trapianto polmonare che partecipano ai nostri studi BOSTON, siamo in una posizione eccellente per ottenere progressi nel trattamento della BOS".