Il Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi commenta l'evolversi della crisi di Governo dopo il dibattito in Senato del 20 agosto 2019:
“La miglior cosa che potesse accadere, dopo troppe giornate di chiacchiere e giravolte senza che emergessero argomenti seri di politica economico-sociale, è che la questione passasse finalmente nelle mani del Presidente Mattarella, il quale non solo è la massima rappresentazione dello Stato e di tutti gli italiani, ma è una persona saggia e per bene, che gode della nostra massima fiducia.
Ma in questo momento noi, più che fare dichiarazioni, vorremmo porre a tutti i partiti delle domande: qual è la vostra agenda?
Il paese, a causa dei soliti motivi strutturali che non sto neanche ad elencare perché li conosciamo tutti, sta attraversando un periodo di fragilità enorme perché il contesto internazionale è instabile e noi lo siamo ancora di più.
Iniziamo a parlare di cose importanti e non di tematiche da spiaggia che servono solo a far campagna elettorale?
Cosa vogliono fare della legge di bilancio? Disinnescare l'aumento dell'IVA? Benissimo: dove trovano i soldi? Cosa tagliano?
Perché spero che nessuno abbia la malsana idea di finanziare certe azioni facendo ulteriore debito, non ci basta quello che abbiamo già?
I debiti, al limite, si facciano per gli investimenti e allora: istruzione, università, ricerca, mezzi e metodi per favorire la produttività.
Riduzione del cuneo fiscale, se ne parla da minimo 20 anni e siamo ancora qua.
E del pubblico impiego che, come sistema, non certo come singoli, è una palla al piede enorme? Si sta pensando a come premiare i migliori ed efficientare tutto il resto? O, a chi è in campagna elettorale perenne, va bene così?
E poi: l'autonomia? È sparita dall'agenda? Non se ne è più sentito parlare, se non da Zaia.
La TAV? Tutti d'accordo che si va avanti o i prossimi smonteranno anche l'ultima incredibilmente positiva svolta del penultimo giorno del precedente governo?
La questione rifiuti, industriali e non: che idee si hanno? Continuiamo a pagare per farli smaltire all'estero finché dura, ovvero poco, o iniziamo a fare qualcosa?
Attendiamo che Mattarella riesca nel miracolo di riportare la situazione ad una normalità che francamente ci manca, ma manca soprattutto a causa di quello che è il peccato originale di cui nessuno parla e su cui invece il prossimo governo dovrebbe mettere mano il prima possibile: il Rosatellum. Questa legge elettorale è stata fatta per non permettere al governo di governare e agli italiani di decidere. Qualcuno pensa di parlarne o no? O lo faranno a 3 mesi dal voto come sempre partorendo un'ennesimo accrocchio?
Riusciremo, dai leader di partito e dai rappresentanti locali, ad avere qualche risposta su questi temi che sono le vere urgenze da affrontare?"
“La miglior cosa che potesse accadere, dopo troppe giornate di chiacchiere e giravolte senza che emergessero argomenti seri di politica economico-sociale, è che la questione passasse finalmente nelle mani del Presidente Mattarella, il quale non solo è la massima rappresentazione dello Stato e di tutti gli italiani, ma è una persona saggia e per bene, che gode della nostra massima fiducia.
Ma in questo momento noi, più che fare dichiarazioni, vorremmo porre a tutti i partiti delle domande: qual è la vostra agenda?
Il paese, a causa dei soliti motivi strutturali che non sto neanche ad elencare perché li conosciamo tutti, sta attraversando un periodo di fragilità enorme perché il contesto internazionale è instabile e noi lo siamo ancora di più.
Iniziamo a parlare di cose importanti e non di tematiche da spiaggia che servono solo a far campagna elettorale?
Cosa vogliono fare della legge di bilancio? Disinnescare l'aumento dell'IVA? Benissimo: dove trovano i soldi? Cosa tagliano?
Perché spero che nessuno abbia la malsana idea di finanziare certe azioni facendo ulteriore debito, non ci basta quello che abbiamo già?
I debiti, al limite, si facciano per gli investimenti e allora: istruzione, università, ricerca, mezzi e metodi per favorire la produttività.
Riduzione del cuneo fiscale, se ne parla da minimo 20 anni e siamo ancora qua.
E del pubblico impiego che, come sistema, non certo come singoli, è una palla al piede enorme? Si sta pensando a come premiare i migliori ed efficientare tutto il resto? O, a chi è in campagna elettorale perenne, va bene così?
E poi: l'autonomia? È sparita dall'agenda? Non se ne è più sentito parlare, se non da Zaia.
La TAV? Tutti d'accordo che si va avanti o i prossimi smonteranno anche l'ultima incredibilmente positiva svolta del penultimo giorno del precedente governo?
La questione rifiuti, industriali e non: che idee si hanno? Continuiamo a pagare per farli smaltire all'estero finché dura, ovvero poco, o iniziamo a fare qualcosa?
Attendiamo che Mattarella riesca nel miracolo di riportare la situazione ad una normalità che francamente ci manca, ma manca soprattutto a causa di quello che è il peccato originale di cui nessuno parla e su cui invece il prossimo governo dovrebbe mettere mano il prima possibile: il Rosatellum. Questa legge elettorale è stata fatta per non permettere al governo di governare e agli italiani di decidere. Qualcuno pensa di parlarne o no? O lo faranno a 3 mesi dal voto come sempre partorendo un'ennesimo accrocchio?
Riusciremo, dai leader di partito e dai rappresentanti locali, ad avere qualche risposta su questi temi che sono le vere urgenze da affrontare?"