Grande balzo di Bottega Veneta per il terzo trimestre 2019: un +9,8%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che porta il fashion brand di Montebello Vicentino ad un fatturato di 284,3 milioni di euro per questo terzo ‘quarto’ d’anno.
Dati che riflettono una crescita delle vendite che il gruppo Kering (detentore, oltre che di Bottega Veneta, anche dei marchi Gucci, Yves Saint Laurent e altri tra cui Pomellato) definisce “fortemente incoraggiante” ,tenuto conto che proprio l'exploit di questo terzo trimestre porta in terreno positivo anche il fatturato complessivo dei primi 9 mesi del 2019 con un totale di 833,3 milioni, 22,2 milioni in più rispetto ai primi 3 trimestri del 2018.
Nella nota stampa, emerge come il Gruppo riconosca in primis alla guida creativa del marchio, l’inglese Daniel Lee, il merito di questi risultati: “Le sue collezioni – sottolinea infatti Kering – hanno ricevuto un’accoglienza ottima sia dai clienti abituali che dai quelli nuovi” e un “grande successo” è stato riscosso in particolare da borse, scarpe e ready-to-wear dedicato al mondo femminile.
Nello specifico, i mercati che hanno fatto segnare i migliori risultati sono quelli dell’Europa occidentale (+10%) e del Nordamerica (+17%).
Un viatico che si preannuncia interessante per il nuovo CEO Bartolomeo Rongone, tanto più che le collezioni del suo direttore creativo stanno riscontrando l’apprezzamento anche dagli addetti ai lavori. Sono infatti ben 4 le nomination che Bottega Veneta ha raccolto dai Fashion Awards (votati da 2.500 professionisti del settore) che si terranno il prossimo 2 dicembre al Royal Albert Hall di Londra.
Il luxury brand veneto è stato infatti scelto per entrare nella cinquina finale della categoria Brand of the Year, per cui se la vedrà con il ‘collega’ di gruppo Gucci, con un altro italiano, Prada, e infine con Jacquemus e Loewe. Mentre Lee è stato designato in ben tre categorie: Designer dell’anno (con Recensioni di Gucci, Miuccia Prada dell’omonimo brand, Anderson di JW Anderson e Loewe, Jones di Dior Men), designer di accessori, designer femminile inglese.
Dati che riflettono una crescita delle vendite che il gruppo Kering (detentore, oltre che di Bottega Veneta, anche dei marchi Gucci, Yves Saint Laurent e altri tra cui Pomellato) definisce “fortemente incoraggiante” ,tenuto conto che proprio l'exploit di questo terzo trimestre porta in terreno positivo anche il fatturato complessivo dei primi 9 mesi del 2019 con un totale di 833,3 milioni, 22,2 milioni in più rispetto ai primi 3 trimestri del 2018.
Nella nota stampa, emerge come il Gruppo riconosca in primis alla guida creativa del marchio, l’inglese Daniel Lee, il merito di questi risultati: “Le sue collezioni – sottolinea infatti Kering – hanno ricevuto un’accoglienza ottima sia dai clienti abituali che dai quelli nuovi” e un “grande successo” è stato riscosso in particolare da borse, scarpe e ready-to-wear dedicato al mondo femminile.
Nello specifico, i mercati che hanno fatto segnare i migliori risultati sono quelli dell’Europa occidentale (+10%) e del Nordamerica (+17%).
Un viatico che si preannuncia interessante per il nuovo CEO Bartolomeo Rongone, tanto più che le collezioni del suo direttore creativo stanno riscontrando l’apprezzamento anche dagli addetti ai lavori. Sono infatti ben 4 le nomination che Bottega Veneta ha raccolto dai Fashion Awards (votati da 2.500 professionisti del settore) che si terranno il prossimo 2 dicembre al Royal Albert Hall di Londra.
Il luxury brand veneto è stato infatti scelto per entrare nella cinquina finale della categoria Brand of the Year, per cui se la vedrà con il ‘collega’ di gruppo Gucci, con un altro italiano, Prada, e infine con Jacquemus e Loewe. Mentre Lee è stato designato in ben tre categorie: Designer dell’anno (con Recensioni di Gucci, Miuccia Prada dell’omonimo brand, Anderson di JW Anderson e Loewe, Jones di Dior Men), designer di accessori, designer femminile inglese.