07/04/2014

Officine di Cartigliano premiata a Hong Kong con il Best Innovation Process

Un premio per l'innovazione attribuito all'Aplf di Hong Kong, evento fieristico tra i più importanti a livello mondiale nel settore della concia.

Eccellenze industriali vicentine alla conquista del mondo. La Officine di Cartigliano Spa, ad esempio. Quest’azienda, che dal 1961 presidia il mercato degli impianti per la lavorazione delle pelli, si è vista tributare il premio “Best Innovation Process” messo in palio all’Aplf di Hong Kong, l’evento fieristico al quale partecipano le più importanti concerie a livello mondiale ed i produttori di macchinari del settore.

A entusiasmare la giuria è stata l’innovazione tecnologica contenuta in a-Cns, una macchina creata attorno al concetto di “freezing drying”, ovvero l’asciugatura delle pelli a bassa temperatura (circa 37°). Questo processo conferisce alle pelli un aspetto vellutato, senza i restringimenti che fino all’avvento di questa essiccatrice apparivano normali e inevitabili. La creatura di Officine di Cartigliano produce un termo-fissaggio della pelle, che rimarrà intatta in tutte le sue caratteristiche anche nelle fasi successive della lavorazione.
Il premio all’innovazione tecnologica di Aplf da trent'anni non veniva assegnato a un’azienda produttrice di macchinari. A ritirarlo è stato il presidente di Officine di Cartigliano, Antonio Polato.

Nei suoi oltre cinquant'anni di attività, la Officine di Cartigliano ha scritto la storia dell’essiccaggio nella conceria. Qui l’innovazione è un fattore congenito. Circa 200 brevetti a copertura internazionale hanno scandito negli anni il grande impegno dell’azienda nel miglioramento delle tecniche di lavorazione dalla fase umida alla rifinizione della pelle.

Oggi il fatturato si aggira sui 20 milioni di euro l’anno. Il 10% viene investito ogni anno nella ricerca. L’85% della produzione è rivolto all’esportazione, la parte rimanente è assorbita dal polo conciario di Arzignano. Officine di Cartigliano conta attualmente 75 addetti. Benché la concia rimanga il core business, recentemente ha allargato i suoi ambiti di interesse anche al settore alimentare (pastorizzazione e sterilizzazione) e a quello ambientale (trattamento dei residui di lavorazione).