02/03/2020

Premio Neri Pozza: in libreria dal 12 marzo "Le cose da salvare" di Ilaria Rossetti

È il romanzo vincitore della quarta edizione del Premio Neri Pozza.

Il romanzo vincitore della quarta edizione del Premio Neri Pozza, "Le cose da salvare" sarà nelle librerie a partire da giovedì 12 marzo.



Ilaria Rossetti, l'autrice lodigiana già vincitrice del Campiello Giovani 2007, si è aggiudicata nel 2018 la vittoria durante la premiazione svoltasi presso il Teatro Olimpico di Vicenza, di cui è possibile rivedere l'intera cerimonia andata in onda su Tva Vicenza.

Dalla quarta di copertina:
"Le cose da salvare" tratta di un tragico evento reale come soltanto la letteratura può fare: mostrando le crepe e le ferite, e le vie di salvezza, che lascia nell’anima degli individui e nel cuore di una comunità.

Il Ponte è appena crollato. È venuto giù in un vortice di calce e blocchi di cemento. Affacciato alla finestra della cucina, il sessantaquattrenne Gabriele Maestrale osserva incredulo la voragine che si spalanca ai piedi del suo condominio, un edificio scheletrico con cinque balconi su cui incombe l’ombra spezzata del Ponte. Dal baratro si levano grida, deboli, incredule. Voci angosciate echeggiano nella tromba delle scale.

Gabriele, però, non riesce a muoversi, preda di un dilemma che non lo fa respirare: quali sono le cose da salvare? Che cosa salvare di una vita intera, quando tutto crolla, quando il mondo è ingombro di rovine prive di senso?
Incapace di decidere che cosa portare con sé, Gabriele si lascia cadere sul divano; non si alzerà. Non si alzerà nemmeno all’arrivo dei vigili del fuoco, della polizia, di chiunque venga a intimargli di abbandonare la sua casa e mettersi al sicuro.

Un anno dopo, la giornalista Petra Capoani viene incaricata dal direttore della Voce, una piccola testata di provincia, di scrivere la storia dell’uomo che dal crollo del Ponte vive asserragliato nella propria casa, circondato dalla desolazione e dalla solitudine. Incontro dopo incontro, Petra apprenderà quanta vita è racchiusa in un appartamento e come la memoria sia più importante dell’insensatezza della Storia.