10/03/2020

Fare Impresa con il metodo SCRUM: la testimonianza di Giancarlo Massaro, Quality Manager di Salin Srl

Ogni settimana l'intervento di una delle aziende che hanno partecipato all'ultima edizione del progetto.

Fare Impresa con il metodo SCRUM” è l'iniziativa che coinvolge tutte le classi terze dell’Istituto ITIS Rossi di Vicenza.



Giunto alla quinta edizione, il progetto si propone di dare ai giovani partecipanti un duplice obiettivo:
1. dare concretezza alla propria formazione, applicando ad un caso reale le competenze acquisite in classe;
2. favorire una scelta consapevole del proprio futuro percorso di studio o di inserimento lavorativo.

A rendere possibile la realizzazione di questo progetto, ideato da ILM-it Istituto Lean Management, è la partecipazione di ben 10 aziende del territorio: Agco - Breganze FactoryCorporation (Breganze), Clerprem SpA, Develon, EEI Corporation, Faresin Industries Spa, Matika Spa, HA Italia SpA, Salin Srl, Scortrans srl, Viatek - Easy Communication, Zoppelletto Spa.

Le imprese, con il coordinamento della Commissione Scuola Confindustria Vicenza, hanno fornito i temi di lavoro e hanno accolto tutte le ragazze e i ragazzi per una visita del proprio stabilimento produttivo.

Ogni settimana su Industria Vicentina daremo spazio alla testimonianza di ciascuna delle 10 imprese coinvolte nel progetto. Questa settimana diamo spazio all'intervento di Giancarlo Massaro, Quality Manager di Salin Srl.

Perché avete scelto di partecipare a questo progetto e cosa vi aspettavate dallo stesso. L’aspettativa è stata soddisfatta?
Perché crediamo che il coinvolgimento scuola/azienda sia fondamentale per il futuro di entrambe le realtà. Per avere spunti più “creativi” sempre con il supporto concreto di un’azienda reale.

Quale progetto/sfida avere proposto ai ragazzi e perché?
Sfruttare l’energia termica di un combustore che attualmente viene dispersa in ambiente, prendendo spunto dagli inceneritori più moderni che utilizzano il calore della combustione per alimentare gli impianti di riscaldamento. Lo scopo è di ridurre i costi aziendali e utilizzare energia sostenibile.

Come valutate il lavoro dei ragazzi?
Apprezzabile. Tutti i gruppi hanno lavorato cercando di raggiungere l’obiettivo e chiedendo durante tutta la settimana ulteriori informazioni tecniche e qualificate per raggiungere il risultato.

Come migliorereste l'esperienza? Avete suggerimenti operativi?
Oltre all’attività fatta a scuola e la visita di qualche ora presso lo stabilimento spendere un po’ più tempo in azienda per entrare ulteriormente nel processo. Magari un’attività per i capigruppo visto eventuali difficoltà logistiche di tutta la classe.

Consigliereste la partecipazione ad altre aziende?
Naturalmente sì. È importante anche per le aziende togliersi ogni tanto dalla quotidianità ed avere a che fare con ragazzi che hanno un approccio diverso da quello che si trova in azienda.