19/05/2020

Covid-19 e costi dell’energia, il punto di Energindustria per evitare le “fake news”

Come si calcola il prezzo dell’energia? “Rischioso fare riferimento a fonti non affidabili. Considerare sempre come si muovono i mercati”.

Eventi di portata globale, come la pandemia da Covid-19, generano effetti su larga scala che si ripercuotono a più livelli sui mercati internazionali. Non fa eccezione il mercato dell’energia, che registra infatti alcune dinamiche inedite che necessitano di un attento monitoraggio per essere correttamente interpretate.



In un contesto così delicato ogni informazione sui costi dell’energia va soppesata con molta attenzione, per poter giudicare con cognizione di causa i prezzi finali ed evitare di trarre conclusioni a partire da ‘fake news’ – evidenzia Leonardo Zampiva, direttore di Energindustria, il Consorzio promosso da Confindustria Vicenza che opera nel mercato libero dell'energia e conta ad oggi oltre 1.200 aziende consorziate. – È per questo motivo che ci siamo attivati fin da subito per fornire notizie corrette, chiare e precise in merito ai prezzi energetici, le cui variazioni seguono un duplice sviluppo”.

Anche per il power ed il gas, come accade per tutti i prodotti energetici, gli andamenti dei mercati si distinguono infatti in due diverse tipologie: i prezzi giornalieri / spot, che sono variabili di giorno in giorno, e i prezzi forward / a termine, che costituiscono i prezzi fissi acquistati oggi per un periodo futuro.

Qualsiasi valutazione sui prezzi deve quindi tenere conto di questa fondamentale distinzione e delle relative variazioni, perché altrimenti si rischiano interpretazioni scorrette o fuorvianti. – dichiara ZampivaA causa dell’emergenza sanitaria la domanda di energia elettrica nei mesi di marzo-aprile 2020 è stata mediamente più bassa di circa il 20% rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. Questa riduzione dei consumi ha determinato una ovvia riduzione del prezzo dell'energia elettrica e del gas naturale, come del resto avvenuto per il Brent (il petrolio greggio estratto nel Mare del Nord che fa da riferimento per la definizione dei prezzi in Europa, Asia e Medio Oriente, e rappresenta circa i due terzi del petrolio scambiato) che ha avuto una riduzione del quasi 60% rispetto alle quotazioni di maggio 2019”.

Più nel dettaglio Energindustria segnala che la riduzione dei prezzi ha interessato soprattutto il mercato spot con valori della borsa elettrica che hanno raggiunto, in determinate ore di aprile, anche il prezzo di 0 €/MWh. Il prezzo del PUN (borsa elettrica) è stato in aprile 2020 più basso di oltre il 50% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Anche i prezzi fissi, rappresentati dalle quotazioni forward, hanno subito delle riduzioni interessanti ma meno evidenti. Le quotazioni di questi ultimi giorni sono circa il 25% in meno rispetto ai prezzi fissi che si potevano acquistare lo scorso anno, nello stesso periodo.

L’elevato potere contrattuale e le competenze professionali consentono ad Energindustria di stipulare contratti di somministrazione, a favore delle proprie imprese, in cui i prezzi delle commodity prevedono sempre una componente fissa ed una variabile, cosa che permette di beneficiare dell’attuale discesa dei prezzi e di diversificare il rischio a fronte degli imprevedibili andamenti di mercato. – sottolinea Carlo Brunetti, Presidente del Consorzio – Le imprese che fanno parte del consorzio possono inoltre attuare strategie di acquisto personalizzate e autonome, valutando le specifiche opportunità di mercato con la massima flessibilità”.