Diciannove argomenti, da “Occupazione e ripartenza delle imprese” a “Terzo settore”, il piano del Comitato di esperti in materia economica e sociale, conosciuto anche come “Piano Colao”, è stato presentato lunedì 8 giugno 2020 ed è possibile scaricare qui sia la sua versione completa, il rapporto di 53 pagine, sia la sua versione in slide.
La prima azione proposta riguarda l’esclusione del contagio Covid da responsabilità penale, argomento su cui Confindustria si è da subito fatta portavoce delle imprese nei confronti di INAIL e Governo come anche sulla terza azione, quella sul rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza.
All’indomani della sua presentazione, il Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi, contattato da La Repubblica, ha fornito una sua prima lettura del Piano: “Comincio con il registrare positivamente l'aver messo al primo punto le aziende e il lavoro – ha affermato nell’intervista a Raffaele Ricciardi -, perché per molto tempo abbiamo assistito ad atteggiamenti anti-impresa da parte del governo. Qualunque società complessa, che voglia guardare al futuro, parte dal lavoro e dalle imprese” per poi aggiungere “vorremmo tempi certi per condividerlo e adottarlo. Questo Paese è tanto bravo a fare enunciazioni, molto scarso a tradurle in pratica. Il governo deve dire subito se ci crede o no”.
L’intervista completa è disponibile sul sito di Repubblica.
La prima azione proposta riguarda l’esclusione del contagio Covid da responsabilità penale, argomento su cui Confindustria si è da subito fatta portavoce delle imprese nei confronti di INAIL e Governo come anche sulla terza azione, quella sul rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza.
All’indomani della sua presentazione, il Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi, contattato da La Repubblica, ha fornito una sua prima lettura del Piano: “Comincio con il registrare positivamente l'aver messo al primo punto le aziende e il lavoro – ha affermato nell’intervista a Raffaele Ricciardi -, perché per molto tempo abbiamo assistito ad atteggiamenti anti-impresa da parte del governo. Qualunque società complessa, che voglia guardare al futuro, parte dal lavoro e dalle imprese” per poi aggiungere “vorremmo tempi certi per condividerlo e adottarlo. Questo Paese è tanto bravo a fare enunciazioni, molto scarso a tradurle in pratica. Il governo deve dire subito se ci crede o no”.
L’intervista completa è disponibile sul sito di Repubblica.