16/06/2020

Fabbriche aperte ad agosto, il commento del presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi

"Fare di tutto per mettere le aziende nelle condizioni di produrre e vendere".

"Credo che il problema del nostro Paese non siano le ferie d'agosto, trovo anche strano doverlo precisare. Qui la questione è fare di tutto per mettere le aziende nelle condizioni di produrre e vendere, pagare i fornitori, pagare gli stipendi, investire in ricerca e sviluppo, dare prospettive ai giovani e alle famiglie".



Così il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi interviene in seguito all'appello del presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli sull'opportunità di tenere aperte le fabbriche ad agosto.

"Tutte queste cose sono collegate l'una all'altra - prosegue il presidente Vescovi - E tutte queste dipendono moltissimo dai mercati e per quanto riguarda il Veneto: dai mercati esteri. Dobbiamo ritrovare il nostro posto (e magari potenziarlo, non lo voglio escludere) nelle catene internazionali del valore e quindi: andare a proporre i nostri prodotti e servizi, attirare e ricevere gli ordini e poi produrre e lavorare.

Il nostro sogno è lavorare. Io sono convinto che se ci sarà la possibilità di produrre, perché l'Italia e il mondo avranno bisogno dei nostri manufatti, con lo spirito di rivalsa rispetto a questa crisi e soprattutto grazie all'etica del lavoro di questo territorio, lavorare ad agosto sarebbe la più bella cosa che ci possa capitare quest'estate.

La verità è che non lo sappiamo, non lo possiamo sapere. La visibilità, ad ora, è a qualche settimana perché il mondo sta ripartendo a singhiozzo. Magari tra un paio di settimane potremmo ricevere ordini per un altro paio di settimane e così via, ma sono certo che la maggior parte degli imprenditori e dei lavoratori che in questi mesi hanno sofferto per la mancanza di lavoro si augurano di averlo il 'problema da porsi' ad agosto... e intendo quello di come gestire le ferie perché la fabbrica sta aperta e produce. Se si chiude per mancanza di ordini, ci aspetta poi un settembre terribile".