In un'azienda come Cielo e Terra Vini, certificata BCorp da marzo 2020, ogni scelta è compiuta con uno sguardo rivolto al futuro, per anticipare gli effetti che la decisione potrà avere in ambito economico, sociale e ambientale.
È così che anche la scelta di un fornitore può andare ad incidere positivamente nel bilancio green di un'impresa, perché anche di questi aspetti Cielo e Terra tiene conto nella propria Relazione sulla gestione integrata, un documento che definisce il valore dell’azienda non solo in termini economici e finanziari ma anche, sulla base delle risorse ambientali, intellettuali, umane e sociali investite e generate nei processi di produzione e nel modello di business.
In particolare l’attenzione all'ecologia è dimostrata dagli investimenti effettuati negli impianti tecnologici che hanno consentito il miglioramento delle performance ambientali aziendali con l’ottimizzazione dei consumi di energia e acqua. “Dal 2015 abbiamo un trend di riduzione generale dei consumi energetici, in termini assoluti” racconta Giampietro Povolo responsabile operation e CSR di Cielo e Terra. “Le forniture di energia elettrica sono certificate 100% provenienti da fonti rinnovabili. Le innovazioni tecnologiche introdotte volte al risparmio energetico e alla riduzione dei consumi dell’acqua dimostrano che alle nostre bottiglie sono associati i più bassi consumi d’acqua del settore”.
Sempre con l’obiettivo di ridurre il suo impatto sull’ambiente, dal 2015 Cielo e Terra è riuscita a limitare la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica. Alcuni scarti di produzione sono inseriti in cicli virtuosi di recupero e valorizzazione, come il progetto Rafcycle, in collaborazione con UPM Raflatac e il progetto Tappo Etico, in collaborazione con Amorim Cork.
Ed è proprio dalla multinazionale portoghese nel sughero che arriva l'ultimo dato che certifica il contributo di Cielo e Terra per la sostenibilità: sono 1725,9 le tonnellate di CO2 “compensate” nel 2019, attraverso l’acquisto e l’utilizzo di tappi in sughero certificati.
È così che anche la scelta di un fornitore può andare ad incidere positivamente nel bilancio green di un'impresa, perché anche di questi aspetti Cielo e Terra tiene conto nella propria Relazione sulla gestione integrata, un documento che definisce il valore dell’azienda non solo in termini economici e finanziari ma anche, sulla base delle risorse ambientali, intellettuali, umane e sociali investite e generate nei processi di produzione e nel modello di business.
In particolare l’attenzione all'ecologia è dimostrata dagli investimenti effettuati negli impianti tecnologici che hanno consentito il miglioramento delle performance ambientali aziendali con l’ottimizzazione dei consumi di energia e acqua. “Dal 2015 abbiamo un trend di riduzione generale dei consumi energetici, in termini assoluti” racconta Giampietro Povolo responsabile operation e CSR di Cielo e Terra. “Le forniture di energia elettrica sono certificate 100% provenienti da fonti rinnovabili. Le innovazioni tecnologiche introdotte volte al risparmio energetico e alla riduzione dei consumi dell’acqua dimostrano che alle nostre bottiglie sono associati i più bassi consumi d’acqua del settore”.
Sempre con l’obiettivo di ridurre il suo impatto sull’ambiente, dal 2015 Cielo e Terra è riuscita a limitare la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica. Alcuni scarti di produzione sono inseriti in cicli virtuosi di recupero e valorizzazione, come il progetto Rafcycle, in collaborazione con UPM Raflatac e il progetto Tappo Etico, in collaborazione con Amorim Cork.
Ed è proprio dalla multinazionale portoghese nel sughero che arriva l'ultimo dato che certifica il contributo di Cielo e Terra per la sostenibilità: sono 1725,9 le tonnellate di CO2 “compensate” nel 2019, attraverso l’acquisto e l’utilizzo di tappi in sughero certificati.