10/11/2020

Confindustria, BDI e Medef: secondo Forum Trilaterale per l’Impresa

Sei proposte per promuovere la solidarietà, la crescita green e la digitalizzazione attraverso investimenti pubblici e privati.

I presidenti delle tre principali organizzazioni industriali nell’Unione europea - Confindustria, BDI e Medef - e membri di BusinessEurope, con un comunicato congiunto, esprimono seria preoccupazione nei confronti delle conseguenze sociali, economiche e politiche della pandemia. La seconda ondata della crisi Coronavirus ha prodotto un nuovo shock sulla sanità pubblica, sul benessere sociale e sulle attività economiche dei nostri paesi. "Sono necessarie decisioni forti, urgenti e coordinate anche per affrontare sfide collaterali come, ad esempio, la lotta contro la povertà" si legge nella nota condivisa che presenta il documento con le sei proposte.



"Oggi, lanciamo un appello ai nostri governi affinché stabiliscano progetti comuni per la ripresa che promuovano la solidarietà, la crescita green e la digitalizzazione, attraverso investi-menti sia pubblici che privati. Inoltre, sollecitiamo i nostri leader politici affinché implementino urgentemente tutti gli elementi del pacchetto europeo per la ripresa e la resilienza al fine di ridurre la situazione di incertezza per le imprese".

"Chiediamo all’Unione europea di rafforzare la cooperazione tra gli Stati nel campo delle politiche sanitarie, per stabilire criteri comuni atti a valutare la situazione pandemica, regole comuni ai confini e rafforzare la cooperazione ospedaliera per il trattamento dei pazienti e la ricerca nel campo dei vaccini e dei trattamenti medici. L’UE deve assicurare, in coordina-mento con gli Stati membri e con la Banca centrale europea, solidarietà tra i paesi europei, affinché nessuno venga lasciato dietro. Deve inoltre coordinare le regole sui viaggi e la circolazione di beni e servizi, in modo da garantire il corretto funzionamento del mercato unico, le condizioni per una concorrenza leale e la protezione delle catene di produzione europee, il tutto all’interno di un quadro sanitario stabile".

La seconda ondata della crisi Coronavirus sta colpendo nuovamente e duramente i nostri paesi. Le nostre imprese continueranno ad assumersi le loro responsabilità - ha dichiarato Geoffroy Roux de Bézieux, presidente del Medef -. Continueranno a sviluppare misure serie per prevenire la diffusione del virus nei luoghi di lavoro, proteggendo lavoratori e clienti, così come continueranno a limitare l’impatto economico della pandemia, preservando i posti di lavoro. Ma la crisi verosimilmente sarà ancora lunga. Chiediamo che i nostri governi implementino un sistema di regole chiaro e comprensibile che assicuri la tutela della salute dei cittadini, consentendo allo stesso tempo di mantenere il lavoro e i consumi. Una restrizione troppo severa delle nostre attività farebbe correre un duplice rischio ai nostri paesi: economico-sociale, a danno dei più vulnerabili, e fiscale, compromettendo l’efficienza dei nostri servizi di assistenza sanitaria. Deve essere fatto il possibile per preservare il tessuto produttivo. È imperativo, pertanto, che le attività economiche, la produzione e il commercio al dettaglio, così come le scuole, rimangano aperte”.

Così Carlo Bonomi, presidente di Confindustria: “La pandemia di COVID-19 potrà anche finire nei prossimi mesi, ma l’impatto che ha già lasciato e che lascerà sulle nostre economie e sull’occupazione durerà per anni. La priorità deve essere ripristinare la fiducia e rilanciare le attività economiche il prima possibile. Chiediamo ai nostri governi di presentare Piani di Ripresa e Resilienza solidi, che includano pro-grammi ambiziosi di riforme e di investimenti, in particolare in grandi progetti integrati, europei e nazionali. Sono necessarie regole semplici e stabili per rendere questi programmi effettivi. Un quadro europeo sugli aiuti di Stato flessibile, che permetta agli Stati membri di supportare e finanziare la ripresa a livello nazionale è assolutamente necessario”.

Il presidente della BDI, Dieter Kempf ha concluso: "È arrivato il momento di avviare quei grandi progetti di investimento che possono generare crescita e trasformazione nei prossimi anni. Un coordinamento stretto tra Italia, Francia e Germania su obiettivi comuni, come una transizione energetica rapida e la promozione della sovranità digitale in Europa, può essere il punto di partenza. Stabilire un mercato europeo integrato per l’idrogeno deve essere una priorità. In aggiunta, l’UE deve unire le forze per rendere la nuova federazione europea dei cloud un successo. Esprimiamo il nostro forte sostegno alla creazione di nuovi IPCEI su idrogeno, microelettronica e sulle altre catene strategiche del valore identificate dalla Commissione europea".