18/02/2021

THS distribuisce il diffusore per ridurre la carica virale tramite importante inibizione biologica

Vincenzi: “Fornisce un notevole contributo per la sicurezza dell’aria, in particolare in ambienti chiusi”.

La necessità di contenere la pandemia COVID-19 attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative per rispondere all’infezione di SARS-CoV-2 è sempre più urgente, necessaria e purtroppo ancora d’attualità.

Nel contrasto all’epidemia, THS Group di Vicenza distribuisce un prodotto che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre la carica virale tramite un’importante inibizione biologica e che in principio fu sviluppato per il controllo biologico dell’aria in ambienti di ricerca, stabulari ed aree produttive asettiche, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Virologia e Microbiologia e Direzione Laboratori Biologici dell’Università del Sacro Cuore Università Cattolica “Agostino Gemelli” di Roma.

Airlog 6, questo è il nome del prodotto, oggetto di saggi clinici presso il Dipartimento di Innovazione Tecnologica in Medicina e Chirurgia di Pisa (UNIPI), con l’inserimento del FAST VIREX (un sale di sintesi, omologato il 2 dicembre 2020) al fine di ottenere una inibizione biologica della carica virale, causa del rapido contagio, si è dimostrato versatile come impiego liquido diffuso con atomizzatori, nebulizzatori ed altri erogatori determinando il tempo di erogazione in base alla tipologia dell’ambiente.

“Neutralizzando le particelle aero-disperse e riducendo in modo significativo questa minaccia (degradazione dell’infettività virale SARS-CoV-2 di 2,7 logaritmi a fronte di un valore stabilito dalla comunità scientifica internazionale di 2 logaritmi, necessario per considerare un formulato valido ed efficace nella lotta alle pandemie virali), fornisce un notevole contributo per la sicurezza dell’aria, in particolare in ambienti chiusi come uffici, negozi, mezzi di trasporto, ambienti comunitari e sanitari”, spiega il dott. Paolo Vincenzi, medico e titolare di THS Group.

“Un aspetto, ancora, estremamente importante – continua -, è risultato lo studio sull’immunità indotta dal SARS-CoV-2 su pazienti ospedalizzati in condizioni critiche. Di grande rilievo è l’osservazione che i casi più gravi di SARS-CoV-2 presentano una risposta immune eccessiva. Si è ritenuto quindi importante ideare un sistema in grado di limitare e contenere questa tempesta immunitaria responsabile di gravi patologie molecolari. Airlog 6 è risultato utile nel contrastare queste alterazioni grazie alla sua presenza nei tessuti che assorbono microquantità di aerosol protettivo. Possiamo quindi dire che Airlog 6 è da considerarsi a tutti gli effetti come una profilassi strategica per tutti gli ambienti, in particolare quelli sanitari e di lavoro”.