Concertazione e collaborazione, queste sono le parole chiave per una gestione positiva di situazioni occupazionali difficili. Ne è la riprova il percorso attuato in Tyrolit Vincent srl, azienda con sede a Thiene attiva nel campo della produzione e commercializzazione di utensili diamantati, che si è trovata nella situazione di gestire degli esuberi. Grazie a un lavoro congiunto che ha coinvolto l’azienda, la RSU e Risorse in Crescita, società di formazione di Confindustria Vicenza, è stato stilato un progetto di formazione e riqualificazione che ha posto attenzione non solo alle prospettive occupazionali future, ma anche allo sviluppo individuale.
“L’azienda – spiega Piero Micheloni, responsabile risorse umane di Tyrolit Vincent -, è lieta di aver positivamente collaborato con la RSU, in modo costruttivo e pragmatico, per fornire ai lavoratori una prospettiva di crescita e di riqualificazione, tenendo conto sia delle possibilità di sbocco professionale sia degli interessi e delle attitudini personali di ognuno. In tale contesto si inserisce, tra l’altro, il corso di panificazione che è stato richiesto da molti lavoratori”.
L’aspetto maggiormente positivo, scaturito dall’analisi puntuale delle esigenze e dal confronto tra le parti, è venuto proprio dalla decisione di attivare un corso base di panificazione, con spiegazione dei vari tipi di materie prime, dei metodi di lavorazione e delle tecnologie nel mondo dell'arte bianca, in collaborazione con Confcommercio Vicenza e l’Università del Gusto.
“I corsi organizzati da Risorse in Crescita sono stati apprezzati dai lavoratori anche come mezzo concreto per una possibile ricollocazione professionale – aggiunge Micheloni -. Crediamo dunque che lo sforzo di collaborazione tra la direzione aziendale assistita da Confindustria Vicenza, e la RSU assistita dal Sindacato provinciale abbia portato a risultati positivi, anche mitigando, nei limiti del possibile, gli effetti della delicata riorganizzazione in corso”.
“Questa iniziativa – commenta Carlo Frighetto, responsabile dell'Area lavoro, previdenza ed education di Confindustria Vicenza - rappresenta un esempio di gestione virtuosa ed è la riprova che le risorse dei fondi interprofessionali possono essere utilizzate con estrema efficacia quando vanno a generare percorsi di formazione di qualità per riqualificare la professionalità di una persona, contrariamente a quanto succede quando i fondi vengono forzosamente distolti dal loro fine per finanziare le politiche passive del lavoro”.
“L’azienda – spiega Piero Micheloni, responsabile risorse umane di Tyrolit Vincent -, è lieta di aver positivamente collaborato con la RSU, in modo costruttivo e pragmatico, per fornire ai lavoratori una prospettiva di crescita e di riqualificazione, tenendo conto sia delle possibilità di sbocco professionale sia degli interessi e delle attitudini personali di ognuno. In tale contesto si inserisce, tra l’altro, il corso di panificazione che è stato richiesto da molti lavoratori”.
L’aspetto maggiormente positivo, scaturito dall’analisi puntuale delle esigenze e dal confronto tra le parti, è venuto proprio dalla decisione di attivare un corso base di panificazione, con spiegazione dei vari tipi di materie prime, dei metodi di lavorazione e delle tecnologie nel mondo dell'arte bianca, in collaborazione con Confcommercio Vicenza e l’Università del Gusto.
“I corsi organizzati da Risorse in Crescita sono stati apprezzati dai lavoratori anche come mezzo concreto per una possibile ricollocazione professionale – aggiunge Micheloni -. Crediamo dunque che lo sforzo di collaborazione tra la direzione aziendale assistita da Confindustria Vicenza, e la RSU assistita dal Sindacato provinciale abbia portato a risultati positivi, anche mitigando, nei limiti del possibile, gli effetti della delicata riorganizzazione in corso”.
“Questa iniziativa – commenta Carlo Frighetto, responsabile dell'Area lavoro, previdenza ed education di Confindustria Vicenza - rappresenta un esempio di gestione virtuosa ed è la riprova che le risorse dei fondi interprofessionali possono essere utilizzate con estrema efficacia quando vanno a generare percorsi di formazione di qualità per riqualificare la professionalità di una persona, contrariamente a quanto succede quando i fondi vengono forzosamente distolti dal loro fine per finanziare le politiche passive del lavoro”.