13/11/2014

100 minuti: "La vera battaglia è quella per cambiare le regole"

Zaia, Bertolissi e Zigliotto a confronto assieme agli imprenditori associati nel primo incontro del ciclo "100 minuti" dedicato alle riforme costituzionali e autonomie locali.

Come e quanto cambieranno le Regioni, le Province e i Comuni? Come verranno effettivamente ridisegnati, con la riforma del Titolo Quinto della Costituzione, i poteri e le funzioni di Regioni, Province e Comuni? Insomma, lo Stato cambia davvero? Intorno a queste domande si è sviluppato il primo incontro del ciclo “100 minuti. Parliamone tra noi", organizzato dall'Associazione e riservato agli imprenditori associati.
A parlarne, a palazzo Bonin Longare davanti a un pubblico numeroso che ha affollato il salone, sono stati il presidente della Regione Luca Zaia e il prof. Mario Bertolissi, ordinario di diritto costituzionale dell’università di Padova, pungolati dal presidente dell'Associazione Giuseppe Zigliotto che ha introdotto i lavori e moderato il dibattito.

“Su questi temi il nostro paese è reduce da vent'anni persi in una discussione che ha prodotto tante parole e quasi nessun fatto – ha detto Zigliotto -. Si sono soltanto moltiplicati i centri di produzione di leggi, norme, carta e burocrazia, moltiplicando procedure e costi a carico dei cittadini e delle imprese. Questo succede per un motivo di fondo: continua a mancare e a non essere chiaro qual è l'obiettivo finale a cui vogliamo arrivare. Continuiamo ad avere troppi Comuni, non definiamo in modo netto il futuro delle Province, manteniamo Regioni territorialmente disomogenee. Su questi problemi non siamo ancora stati capaci di decidere dove vogliamo andare veramente”.

Zigliotto ha approfondito i temi della riforma delle autonomie locali, sottolineando l'eccessivo numero dei Comuni e caldeggiando una soluzione che porti ad accorpamenti tra Comuni minori.

“Con la fusione dei Comuni noi ci abbiamo provato, ma gli esperimenti sono tutti falliti, perché ai referendum comunali i cittadini hanno sempre votato contro – ha fatto notare Zaia -. Di fatto gli strumenti giuridici per fare le fusioni non ci sono. Il problema è quello di un modello che non funziona più. La vera battaglia da fare insieme è quella per cambiare le regole”.

La discussione ha approfondito anche i temi delle Province (Zigliotto: “Nonostante se ne parli da anni, non c'è ancora una riforma chiara e definita che ne chiarisca il futuro: se le risorse non ci sono e le Province sono destinate a diventare degli scatoloni sempre più vuoti, lo si dica, si abbia il coraggio di eliminarle e di riattribuire le funzioni con una logica chiara”) e delle Macroregioni.

Per Zaia sulle Regioni serve un ridisegno logistico, affrontando in modo prioritario il tema dei costi standard e delle competenze.
Secco e incisivo è stato, su tutti i temi trattati, il pensiero del prof. Bertolissi. “La realtà è che siamo ancora fermi alla frase 'abbiamo fatto l'Italia, ora facciamo gli italiani' – ha detto -. E' un discorso di mancanza del principio di responsabilità. Il diritto romano è diventato diritto bizantino e la repubblica andrebbe ricostruita”.
Come ha sontetizzato il presidente Zigliotto, insomma, “questo paese non ha ancora deciso che strada prendere”.
Intanto, però, gli altri la loro strada la stanno facendo già da tempo.