15/05/2013

Presentati a Vicenza i locali che ospiteranno il pre-incubatore di start up manifatturiere

“Primo Miglio 1609” avrà sede nelle ex scuole materne di Contra’ Burci e vedrà coinvolti Confindustria Vicenza e i principali attori socioeconomici della provincia.

PROGETTO START UP - Creare una struttura in grado di mettere in connessione le esigenze e le risorse del tessuto imprenditoriale vicentino con le idee innovative delle start up manifatturiere. Da questo presupposto sta prendendo forma il pre-incubatore “Primo Miglio 1609”, progetto ideato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Vicenza che vede la partecipazione di tutti i principali attori socioeconomici del territorio.
“Con questo progetto si vuole fare qualcosa di concreto per i giovani, sostenendo dei ragazzi con progetti e idee di start up legate al manifatturiero, ovvero a quello che è ancora il settore che traina l’economia del Vicentino – ha dichiarato Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza –. Voglio sottolineare come questo sia un progetto sostenuto non solo da Confindustria ma dalle principali realtà imprenditoriali, istituzionali e bancarie del territorio”.
Il pre-incubatore vede infatti l’interessamento di Comune di Vicenza, Banca del centro Veneto Credito Cooperativo, Banca Popolare di Verona/Banco Popolare, Banca Popolare di Vicenza, Cassa di Risparmio del Veneto/Intesa San Paolo, Cassa Rurale di Brendola, Unicredit, Dipartimento di tecnica e gestione dei sistemi industriali, Polo scientifico e didattico di studi sull’impresa, Fondazione studi universitari, Fondazione Only the brave, Fondazione Progetto Marzotto, Camera di Commercio di Vicenza, Apindustria, CNA, Confartigianato Vicenza, AIM spa, Adacta Studio Associato, Infracom Italia spa.

LA SEDE - “Primo Miglio 1609” avrà una sua sede operativa presso le ex scuole materne di Contra' Burci, immobile messo a disposizione dal Comune di Vicenza che è stato presentato alla stampa e ai soggetti coinvolti nel progetto.
“Di fronte a questo progetto ci siamo chiesti cosa potevamo fare, come Comune, per dare una mano e far sì che alcune buone idee si possano trasformare in imprese – ha detto il sindaco di Vicenza Achille Variati –. Abbiamo quindi deciso di mettere a disposizione questa sede a titolo gratuito in un quadrilatero straordinario che ha tutte le caratteristiche per diventare una sorta di campus universitario. Questo è un modo per consegnalo di fatto ai giovani per la costruzione di una nuova e intelligente imprenditorialità”.

IL LAVORO E IL LEGAME CON LE IMPRESE - “Primo Miglio 1609” si differenzia da altre realtà simili sul territorio regionale e nazionale perché punta su start up innovative focalizzate sul manifatturiero. Con questo non si vuole escludere lo sviluppo di nuove imprese in ambito prettamente digitale o web, purché siano improntate al miglioramento delle realtà produttive manifatturiere.
Il pre-incubatore ha infatti l’obiettivo di sfruttare le peculiarità del territorio mettendo in sinergia questa realtà con la spinta innovativa tipica delle start up. “Primo Miglio 1609” si prefigge quindi di sostenere e sviluppare le idee migliori e di promuoverle grazie al bagaglio di conoscenze e competenze messo a disposizione dai soci della Fondazione che gestirà il progetto e delle Associazioni di categoria. In questo modo si andrà a creare un doppio binario in cui da una parte le start up contribuiranno allo sviluppo dei processi e dei prodotti delle aziende locali, dall’altra le imprese sosterranno le start up con risorse e competenze.
“La nostra mission è creare un sito dove i giovani possano realizzare la loro start up legata al manifatturiero – ha specificato Matteo Cielo, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle start up e presidente del Gruppo Giovani –. I dati ci dicono che negli ultimi 10 anni sono stati creati 3 milioni di posti di lavoro grazie alle start up contro il milione di posti persi nei settori legati alla ‘vecchia’ economia. Crediamo quindi che investire in questo progetto sia la strada giusta e grazie anche alla consulenza di Federico Faggin (il fisico vicentino inventore del microprocessore che parteciperà al board tecnico di valutazione, ndr) abbiamo deciso di puntare su un incubatore in grado di far sviluppare e seguire una start up per un periodo massimo di un anno”.