20/05/2015

A Rosà una "rete d'imprese" a base di sport

Il progetto di solidarietà coinvolge Agb, Baxi, Euromeccanica, Fami, Meneghetti, Mevis, Pengo, Vitec-Manfrotto, Favini, F.lli Campagnolo, Chrysos e F.lli Comunello.

A Rosà è nato un nuovo modello di rete d’impresa, un caso esemplare di aggregazione fra aziende che ha come collante lo sport e la solidarietà. Lo hanno chiamato Win Win perché nessuno ne esce sconfitto. E’ un torneo di calcio a cinque e beach volley che vede dodici imprese leader del bassanese impegnate nel ruolo di organizzatrici e partecipanti al tempo stesso. Il ricavato servirà per finanziare vari progetto di solidarietà legati al territorio. Nel 2014 sono stati donati 8 mila euro all’istituto Palazzolo di Rosà, che dà assistenza a disabili e persone in difficoltà.

Questa è la terza edizione. Il quartier generale è la Fami di Rosà, l’azienda che ha fatto da riferimento per tutte le altre. I campi si trovano all’esterno della sede aziendale in via Capitelvecchio. E’ qui che dal 26 giugno al 18 luglio circa 200 dipendenti delle aziende iscritte, suddivisi nelle rispettive squadre, si sfideranno per arrivare alle finalissime. Altre 30 persone, a titolo di puro volontariato, si occuperanno della ristorazione a margine delle partite. Il torneo di calcio è riservato agli uomini, quello di beach volley alle donne (anche mogli dei dipendenti).

E’ confermata la partecipazione di Agb, Baxi, Euromeccanica, Fami, Meneghetti, Mevis, Pengo e Vitec-Manfrotto. Le nuove arrivate sono Favini, F.lli Campagnolo, Chrysos e F.lli Comunello.
“Lo abbiamo chiamato il torneo del fare e del dare – ha spiegato Andrea Milani di Fami Spa durante l’evento di presentazione -. Noi aziende ci arrangiamo dalla a alla zeta e devo dire che sia gli imprenditori, sia i collaboratori coinvolti si sono lanciati in questa iniziativa con grande entusiasmo. Lo sport è divertimento ma è anche un modo per fare socializzazione e aggregazione. Ci sono imprenditori che si sono conosciuti qui e che hanno iniziato a collaborare e a scambiare esperienze. Lo stesso hanno fatto i loro dipendenti. Ci unisce molto la consapevolezza che tutto ciò che facciamo servirà ad aiutare chi ha bisogno”.