Marco Balzano, con "L’ultimo arrivato" (Sellerio), vince la 53^ edizione del Premio Campiello, promosso e organizzato da Confindustria Veneto. Il romanzo di Balzano ha ottenuto 117 voti sui 282 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi, il cui verdetto è stato annunciato sul palco del Gran Teatro La Fenice di Venezia, durante uno spettacolo condotto da Neri Marcorè e Geppi Cucciari.
Al secondo posto con 75 voti si è classificato Antonio Scurati, "Il tempo migliore della nostra vita" (Bompiani), al terzo con 35 voti Carmen Pellegrino, "Cade la terra" (Giunti), al quarto con 34 voti Paolo Colagrande, "Senti le rane" (Nottetempo), al quinto con 21 voti Vittorio Giacopini, "La Mapp"a (Il Saggiatore).
“E’ un momento di grande felicità, ringrazio mia moglie e mia figlia, il mio editore e le persone con cui ho lavorato a più stretto contatto - ha detto Balzano sul palco de La Fenice -. Voglio anche ringraziare le persone che mi hanno aperto le loro porte di casa per raccontarmi le loro storie. Ninetto, il protagonista del mio libro, rispecchia la mia idea di letteratura basata sul realismo”.
La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 53^ edizione del Premio Campiello era così composta: 50% maschi e 50% femmine, 20 casalinghe, 50 imprenditori, 106 lavoratori dipendenti, 71 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 31 pensionati, 28 studenti. Tra i personaggi famosi: Ernesto Galli della Loggia, Marina Massironi, Vittoria Puccini, Giulio Scarpati.
“Dobbiamo ritornare a credere nel sogno italiano, consapevoli che l’Italia ha grandi risorse, che è la patria del Bello e del Ben Fatto riconosciuta in tutto il mondo - ha dichiarato Roberto Zuccato, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto - . Il Premio Campiello è uno dei più importanti premi letterari italiani, soprattutto uno straordinario esempio di dialogo tra impresa e cultura. Una storia di successo di oltre mezzo secolo, che si rinnova grazie agli scrittori, agli editori e ai nostri partner. E’ il sogno di noi imprenditori veneti, ogni anno tradotto in realtà con passione, un progetto di cui andiamo profondamente orgogliosi”.
Nel corso della serata è stato consegnato il Premio Campiello Opera Prima, vinto quest’anno da Enrico Ianniello per il romanzo d’esordio "La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin" (Feltrinelli), il Premio Campiello Giovani, vinto da Eva Luna Mascolino (20 anni di Catania) per il racconto "Je suis Charlie" e il riconoscimento estero assegnato a Camilla Galante (17 anni di Castaneda - Canton Grigioni, Svizzera) per il racconto "Neve di fuoco".
Nel corso della cerimonia è stato anche consegnato il Premio Fondazione Il Campiello, assegnato quest’anno a Sebastiano Vassali, venuto a mancare lo scorso luglio. Il premio è stato ritirato da Paola Tedeschino, vedova Vassalli, assieme al Direttore Generale Rcs Libri Trade Massimo Turchetta. Questa la motivazione con cui è stato assegnato il Premio a Vassalli:
“Di nessun altro scrittore della sua generazione si può dire che abbia, quanto Sebastiano Vassalli, saggiato in lungo e in largo (in una estrema varietà di temi e contesti) le vicende remote e recenti dell’uomo e perfino gli orizzonti di un suo eventuale futuro. Tutto questo senza però uniformarsi ai canoni del cosiddetto “romanzo storico” né sollevarsi alla presunzione del romanzo “filosofico”. Vassalli non ha mai creduto alla Storia con la S maiuscola, quella che i più interpretano come un fatale e progressivo incivilimento; piuttosto sceglie di raccontare le storie, molte storie, incentrate di preferenza su personaggi dalle fisionomie costruite con sicura energia inventiva. Sono personaggi che spesso parrebbero irrilevanti ma la cui vita - quale che ne sia l’epoca: dall’antica Roma al Sei e al Settecento e ai nostri tempi - fornisce illuminanti lezioni sul carattere della natura umana. Si organizzi nel taglio polemico del pamphlet o si distenda invece nel respiro della ricognizione a tutto campo, la narrativa di Vassalli, quasi disdegnando la complicità di chi legge, spicca per uno stile eticamente ammonitorio, sempre invidiabilmente diretto e concreto”.
La 53^ edizione del Premio Campiello è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; riceve il patrocinio e il sostegno della Regione del Veneto ed è resa possibile grazie al concorso di: Banca Popolare di Vicenza, Eni, Manpower Group, Assicurazioni Generali, Gruppo Save, Fiera di Vicenza, Anthea, Permasteelisa Group, Adacta Studio Associato, Fiamm, SUM; in collaborazione con MUVE – Fondazione Musei Civici Venezia e Grafiche Antiga.
Al secondo posto con 75 voti si è classificato Antonio Scurati, "Il tempo migliore della nostra vita" (Bompiani), al terzo con 35 voti Carmen Pellegrino, "Cade la terra" (Giunti), al quarto con 34 voti Paolo Colagrande, "Senti le rane" (Nottetempo), al quinto con 21 voti Vittorio Giacopini, "La Mapp"a (Il Saggiatore).
“E’ un momento di grande felicità, ringrazio mia moglie e mia figlia, il mio editore e le persone con cui ho lavorato a più stretto contatto - ha detto Balzano sul palco de La Fenice -. Voglio anche ringraziare le persone che mi hanno aperto le loro porte di casa per raccontarmi le loro storie. Ninetto, il protagonista del mio libro, rispecchia la mia idea di letteratura basata sul realismo”.
La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 53^ edizione del Premio Campiello era così composta: 50% maschi e 50% femmine, 20 casalinghe, 50 imprenditori, 106 lavoratori dipendenti, 71 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 31 pensionati, 28 studenti. Tra i personaggi famosi: Ernesto Galli della Loggia, Marina Massironi, Vittoria Puccini, Giulio Scarpati.
“Dobbiamo ritornare a credere nel sogno italiano, consapevoli che l’Italia ha grandi risorse, che è la patria del Bello e del Ben Fatto riconosciuta in tutto il mondo - ha dichiarato Roberto Zuccato, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto - . Il Premio Campiello è uno dei più importanti premi letterari italiani, soprattutto uno straordinario esempio di dialogo tra impresa e cultura. Una storia di successo di oltre mezzo secolo, che si rinnova grazie agli scrittori, agli editori e ai nostri partner. E’ il sogno di noi imprenditori veneti, ogni anno tradotto in realtà con passione, un progetto di cui andiamo profondamente orgogliosi”.
Nel corso della serata è stato consegnato il Premio Campiello Opera Prima, vinto quest’anno da Enrico Ianniello per il romanzo d’esordio "La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin" (Feltrinelli), il Premio Campiello Giovani, vinto da Eva Luna Mascolino (20 anni di Catania) per il racconto "Je suis Charlie" e il riconoscimento estero assegnato a Camilla Galante (17 anni di Castaneda - Canton Grigioni, Svizzera) per il racconto "Neve di fuoco".
Nel corso della cerimonia è stato anche consegnato il Premio Fondazione Il Campiello, assegnato quest’anno a Sebastiano Vassali, venuto a mancare lo scorso luglio. Il premio è stato ritirato da Paola Tedeschino, vedova Vassalli, assieme al Direttore Generale Rcs Libri Trade Massimo Turchetta. Questa la motivazione con cui è stato assegnato il Premio a Vassalli:
“Di nessun altro scrittore della sua generazione si può dire che abbia, quanto Sebastiano Vassalli, saggiato in lungo e in largo (in una estrema varietà di temi e contesti) le vicende remote e recenti dell’uomo e perfino gli orizzonti di un suo eventuale futuro. Tutto questo senza però uniformarsi ai canoni del cosiddetto “romanzo storico” né sollevarsi alla presunzione del romanzo “filosofico”. Vassalli non ha mai creduto alla Storia con la S maiuscola, quella che i più interpretano come un fatale e progressivo incivilimento; piuttosto sceglie di raccontare le storie, molte storie, incentrate di preferenza su personaggi dalle fisionomie costruite con sicura energia inventiva. Sono personaggi che spesso parrebbero irrilevanti ma la cui vita - quale che ne sia l’epoca: dall’antica Roma al Sei e al Settecento e ai nostri tempi - fornisce illuminanti lezioni sul carattere della natura umana. Si organizzi nel taglio polemico del pamphlet o si distenda invece nel respiro della ricognizione a tutto campo, la narrativa di Vassalli, quasi disdegnando la complicità di chi legge, spicca per uno stile eticamente ammonitorio, sempre invidiabilmente diretto e concreto”.
La 53^ edizione del Premio Campiello è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; riceve il patrocinio e il sostegno della Regione del Veneto ed è resa possibile grazie al concorso di: Banca Popolare di Vicenza, Eni, Manpower Group, Assicurazioni Generali, Gruppo Save, Fiera di Vicenza, Anthea, Permasteelisa Group, Adacta Studio Associato, Fiamm, SUM; in collaborazione con MUVE – Fondazione Musei Civici Venezia e Grafiche Antiga.