08/03/2016

Alternanza scuola-lavoro: delegazione vicentina di imprenditori e docenti al convegno nazionale di Mantova

Presenti anche il ministro Giannini e il delegato nazionale all’Education di Confindustria Ivan Lo Bello.

La riforma della ‘Buona Scuola’ ha introdotto l’obbligo, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, di un periodo di alternanza scuola-lavoro di 400 ore per gli istituti tecnici e 200 ore per i licei (anche all’estero) da seguire negli ultimi 3 anni dei rispettivi corsi di studio. Una sfida sia per il sistema scolastico che per le aziende, un percorso in cui Confindustria, a livello nazionale e attraverso le sue territoriali, si pone come interlocutore e attore di primo piano per fare in modo che davvero i giovani possano abbinare le conoscenze di base a competenze pratiche sperimentate e apprese “sul campo”, ovvero in azienda.

Con questo obiettivo il Club dei 15, che riunisce le associazioni territoriali di Confindustria delle province a più alto tasso di industrializzazione, ha organizzato a Mantova un seminario in cui i protagonisti - imprenditori, dirigenti scolastici e studenti - hanno potuto confrontarsi sul tema dell’alternanza tra scuola e lavoro. Presenti, tra gli altri, il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, e il vice presidente di Confindustria, con delega all’Education, Ivan Lo Bello.

Al convegno ha partecipato, inoltre, una folta delegazione vicentina composta dai rappresentanti della Commissione Scuola di Confindustria Vicenza (Lara Bisin, Giovanni Carta, Mauro Frigo, Maria Marangoni, Andrea Visentin, Cristian Zoppini) e dai docenti e dirigenti scolastici di alcuni degli istituti del capoluogo.

“Questo evento ha rappresentato un momento importante non solo per la qualità dei contenuti – spiega Cristian Zoppini, Coordinatore della Commissione Scuola degli Industriali vicentini -, ma soprattutto per la possibilità che abbiamo avuto, come imprenditori di confrontarci e scambiare best practice con altre realtà da tutta Italia assieme al coinvolgimento diretto e contemporaneo dei docenti e dei dirigenti scolastici. Questi momenti sono importanti anche per cementare lo spirito di squadra, perché passare da una sperimentazione limitata – che come Associazione abbiamo promosso negli scorsi anni - ad un percorso obbligatorio e strutturato – voluto dalla ‘ Buona Scuola’ - è una sfida che richiede l’apporto congiunto di tutte le parti in causa”.

A questo proposito hanno partecipato alla tavola rotonda, due studenti dell’ITIS De Pretto di Schio che stanno vivendo la sperimentazione dell’alternanza scuola-lavoro nell’Alto Vicentino e che quindi hanno potuto illustrare la loro esperienza diretta.