Il Centro Studi Confindustria rileva un calo della produzione industriale italiana dello 0,2% in giugno su maggio, quando è stato stimato un incremento dello 0,3% su aprile.
Nel secondo trimestre 2016 l’attività è aumentata dello 0,4% sul primo (da +0,6% sul quarto 2015). Il terzo trimestre eredita una variazione congiunturale nulla.
La produzione al netto del diverso numero di giornate lavorative è avanzata in giugno dell’1,7% rispetto a giugno del 2015; in maggio si era avuto un progresso dell'1,9% sullo stesso mese dell’anno scorso.
Gli ordini in volume hanno registrato un calo dello 0,4% in giugno su maggio (+1,0% su giugno 2015), quando erano aumentati dello 0,2% su aprile (+4,8% sui dodici mesi).
Le valutazioni degli imprenditori sono orientate a un’estrema prudenza e non lasciano intravedere un’accelerazione dell’attività nei mesi estivi.
L’indicatore di fiducia nel manifatturiero (indagine ISTAT) è aumentato in giugno (+0,7 punti su maggio, a 102,8), annullando il calo del mese precedente.
Tra le componenti sono di poco migliorati, rispetto a maggio, i giudizi sugli ordini (grazie soprattutto alla domanda interna), mentre sono rimasti invariati giudizi e attese sulla produzione. Poiché l’indagine di giugno è stata condotta nei primi 15 giorni del mese non include gli effetti della Brexit sul sentiment degli imprenditori. C’è da attendersi un peggioramento nei prossimi mesi.
Nel secondo trimestre 2016 l’attività è aumentata dello 0,4% sul primo (da +0,6% sul quarto 2015). Il terzo trimestre eredita una variazione congiunturale nulla.
La produzione al netto del diverso numero di giornate lavorative è avanzata in giugno dell’1,7% rispetto a giugno del 2015; in maggio si era avuto un progresso dell'1,9% sullo stesso mese dell’anno scorso.
Gli ordini in volume hanno registrato un calo dello 0,4% in giugno su maggio (+1,0% su giugno 2015), quando erano aumentati dello 0,2% su aprile (+4,8% sui dodici mesi).
Le valutazioni degli imprenditori sono orientate a un’estrema prudenza e non lasciano intravedere un’accelerazione dell’attività nei mesi estivi.
L’indicatore di fiducia nel manifatturiero (indagine ISTAT) è aumentato in giugno (+0,7 punti su maggio, a 102,8), annullando il calo del mese precedente.
Tra le componenti sono di poco migliorati, rispetto a maggio, i giudizi sugli ordini (grazie soprattutto alla domanda interna), mentre sono rimasti invariati giudizi e attese sulla produzione. Poiché l’indagine di giugno è stata condotta nei primi 15 giorni del mese non include gli effetti della Brexit sul sentiment degli imprenditori. C’è da attendersi un peggioramento nei prossimi mesi.