29/06/2016

Massimo Carboniero eletto alla presidenza nazionale di UCIMU-sistemi per produrre

Il presidente della Sezione Meccanica, metallurgica ed Elettronica di Vicenza guiderà l'Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione.

L’imprenditore vicentino Massimo Carboniero, presidente della Sezione Meccanica, Metallurgica e Elettronica di Confindustria Vicenza, è il nuovo presidente nazionale di UCIMU- sistemi per produrre, associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione.

Direttore generale e contitolare di Omera, azienda di Chiuppano attiva nel settore della produzione di macchine utensili lavoranti con tecnologia a deformazione della lamiera, è stato designato alla Presidenza per il biennio 2016-2017.

Carboniero è inoltre componente del Consiglio Generale di Confindustria nazionale e della giunta nazionale di Federmeccanica, nonché delegato italiano di CECIMO, associazione delle industrie europee della macchina utensile.

Durante l’assemblea, il presidente uscente Luigi Galdabini ha presentato il bilancio 2015 dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che ha registrato incremento per tutti i principali indicatori economici: crescono produzione, consumo, consegne sul mercato interno e export. Positive anche le previsioni per il 2016.

In ragione di ciò, l’industria italiana ha rafforzato la quarta posizione nella graduatoria mondiale dei produttori e si è confermata terza nella classifica degli esportatori.

In particolare, nel 2015, la produzione, cresciuta del 7,8%, si è attestata a 5.217 milioni di euro. Il risultato è stato determinato sia dal positivo andamento delle consegne dei costruttori salite, del 15,3%, a 1.830 milioni, sia dalla ripresa delle esportazioni, tornate a crescere dopo due anni di arretramento, a 3.387 milioni, il 4,1% in più rispetto al 2014.

Il dato certamente più evidente, e confortante, è però relativo al consumo italiano che cresce, per il secondo anno consecutivo, in modo deciso, confermando la ripresa degli investimenti in sistemi di produzione anche nel nostro paese. Con un incremento del 22,3%, il consumo si è attestato a 3.348 milioni di euro.