27/07/2016

"Attenzione a modificare antidumping nei confronti della Cina, non sia la via per la concessione del MES"

LA VP di Confindustria Lisa Ferrarini: “La proposta tecnica deve essere efficace, non ci bastano le sole parole”

“Il fatto che la Cina non sia un'economia di mercato non è una novità. Siamo lieti che la Commissione lo abbia ribadito, ma più che le definizioni ci interessano i cambiamenti nel regolamento antidumping. Con l'eccesso di capacità produttiva cinese, che oggi interessa la siderurgia, ma domani potrebbe toccare qualsiasi settore manifatturiero, l'antidumping Ue deve rimanere realmente efficace, non soltanto a parole”, queste le parole rivolte alla Commissione Europea da Lisa Ferrarini, Vice Presidente per l’Europa di Confindustria in riferimento al processo che prevedrebbe un eventuale riconoscimento della Cina come economia di mercato (MES).



“Non abbiamo ancora visto una proposta tecnica: possiamo commentare soltanto le dichiarazioni e, purtroppo, non mancano i motivi di apprensione. Non è pensabile adottare nei confronti della Cina la stessa metodologia di calcolo del dumping che si usa per gli Stati Uniti e la Commissione lo sa bene visto che ha definito lei stessa i 5 criteri macroeconomici per distinguere le economie di mercato da quelle sussidiate dallo Stato. Criteri fondamentali che però le dichiarazioni di oggi non menzionano come se l'Europa dovesse vergognarsi di esigere da tutti i suoi partner commerciali concorrenza leale. Il rischio è che la soluzione prospettata dalla Commissione dia luogo a un meccanismo talmente farraginoso e oneroso per le imprese europee da rivelarsi una concessione di fatto del MES alla Cina".