11/10/2016

Gianfacco, uomo d'azienda folgorato dalla pittura

Il 15 ottobre a Palazzo Valmarana Braga a Vicenza si inaugura la prima personale dell’artista e imprenditore vicentino, visitabile fino al 23 ottobre.

È possibile affiancare un importante incarico in un’azienda alla passione per l’arte, fino a far diventare quest’ultima un aspetto imprescindibile della propria esistenza? Certo che sì, e la dimostrazione sta nel percorso umano, professionale e artistico di Gianfranco Facco, 55 anni, per quattro anni presidente della sezione trasporti di Confindustria Vicenza e oggi consigliere del Comitato Piccola Impresa dell’associazione vicentina.
Facco, nato a Verona, residente a Milano, ma vicentino di adozione, è responsabile commerciale e direttore logistico della Renzi F.lli Autotrasporti di Arzignano. Il suo incontro con l’espressione artistica risale a pochissimo tempo fa e nei prossimi giorni lo porterà a inaugurare la sua prima personale a Palazzo Valmarana Braga a Vicenza, il suo esordio assoluto in pubblico.

“Ho iniziato a creare alcuni disegni a tempera e a matita a 50 anni – spiega Facco – ma la vera folgorazione è avvenuta qualche anno dopo. Stavo affrontando un periodo di riflessione sulla mia vita, ho trovato le risposte che cercavo e in quel momento ho avvertito l’impulso irrefrenabile di dipingere. In 5 ore ho creato il primo disegno, chiamato ‘00’, e subito dopo mi sono sentito bene. Avevo bisogno di fluidità e l’unica tecnica che riusciva a darmela era quella dei colori a olio. Da allora non mi sono più fermato. Grazie alla pittura butto fuori tutto ciò che ho dentro. Non lo faccio per gli altri, ma per star bene con me stesso”.

Una riservatezza che per alcuni anni ha indotto l’autore a non far vedere a nessuno le proprie opere, fino all’incontro con alcune persone che ne hanno segnato il destino artistico. L’amico Lorenzo Maffioli e la sua mamma Gigliola, da sempre innamorati dell’arte, il grafico milanese Silvio Piano, che lo ha convinto a esporre, il prof. Bruno Gandola dell’Accademia delle Belle Arti di Milano e il critico vicentino Antonio Carradore, che hanno scritto le prime recensioni delle opere sostenendolo nel percorso artistico.
Ed ecco quindi la prima personale di GianFacco, perché è questo il nome d’arte scelto dall’autore ricordando la contrazione tra nome e cognome che i suoi amici utilizzavano per chiamarlo negli anni della giovinezza. Si intitola “Aperture”, ospita circa 30 opere, e sarà inaugurata sabato 15 ottobre alle 17,30 nella Saletta degli Affreschi del prestigioso Palazzo Valmarana Braga, in Corso Fogazzaro a Vicenza. Sarà visitabile fino al 23 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 22.

“Esporre a Vicenza – commenta GianFacco – è come tornare alle origini, perché la mia famiglia ha le sue radici proprio nella città del Palladio”. E alla richiesta di descrivere le proprie opere, spiega: “Uso solo i colori primari blu, rosso e giallo, non dipingo mai ritratti o ciò che osservo nella realtà, tutto ciò che dipingo è immaginazione. Non parto con l’idea di dipingere qualcosa di specifico, ma mi lascio guidare dal pennello, secondo la massima spontaneità. Chi l’ha osservato, ha definito il mio stile espressionista simbolico contemporaneo”.

Così ha scritto infatti il prof. Bruno Gandola, dell'Accademia di Belle Arti di Brera: "Pittoricamente le opere sembrano riproporre una sorta di espressionismo simbolico in cui si riconoscono analogie con Nolde, Ensor e perfino con Munch e Kandinsky, per la medesima inquietudine che muoveva dallo sfaldamento delle certezze materiali, delle basi economiche, dalla disintegrazione sociale dei valori interpersonali, per cui l'uomo diventa suo malgrado una maschera di se stesso. La pittura è gradevole, positiva, variopinta ed accesa; a volte esalta momenti di felicità protesi alla visione dell'eternità della natura cosmica, così come l'anima che tende alla realtà visiva della creazione".

Non resta che scoprire le opere di GianFacco, l’uomo d’azienda folgorato dall’arte.