29/11/2016

Nel terzo trimestre rimane in crescita, ma più leggera, la produzione delle imprese vicentine.

I dati dell'indagine congiunturale trimestrale di Confindustria Vicenza.

Nel 3° trimestre 2016, sulla base dell'indagine di Confindustria Vicenza, la produzione industriale ha segnato un andamento positivo rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente (+1,5%) in leggera diminuzione con quello del trimestre precedente (+1,9%).
La dinamica positiva del fatturato è da attribuire sia all'andamento positivo delle vendite nei mercati UE ed Extra-UE (rispettivamente +0,48% e +4,65% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente) sia al rialzo delle vendite sul mercato interno (+3,67% rispetto al 3° trimestre 2015).

A fronte del 40% delle aziende che dichiara aumenti di produzione, il 26% delle ditte evidenzia cali produttivi; il “saldo” risulta dunque in positivo di 14 punti, contro i 13 del precedente trimestre e i 19 del terzo trimestre dello scorso anno.

Rimane stabile la consistenza del portafoglio ordini, con una percentuale dove il periodo di lavoro assicurato supera i tre mesi nel 21% delle imprese, stessa percentuale del trimestre precedente.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso si evidenzia un miglioramento della situazione di liquidità con una riduzione della percentuale di aziende che denuncia tensioni di liquidità (16%). Si riduce ancora la percentuale di aziende che lamenta ritardi negli incassi (20%).
Nel periodo aprile-giugno 2016 i prezzi delle materie prime hanno registrato un andamento medio del +1,18%, mentre quelli dei prodotti finiti sono calati dello 0,10%.

Dal punto di vista dell'occupazione, nel trimestre luglio-settembre si è registrato un piccolo incremento del numero di addetti pari allo 0,8%. Il 64% delle aziende dichiara di voler mantenere inalterato il proprio livello occupazionale, mentre il 22% intende aumentarlo.

Per quanto riguarda l'andamento dei principali settori produttivi, l'indagine di Confindustria Vicenza mostra tendenze tutte in positivo (produzione, export e occupazione) per quattro settori tra i più importanti per l'industria vicentina: meccanica, chimica, carta e grafica e per la filiera cemento,calce,vetro,marmo.
Segnali di crescita per produzione ed export arrivano anche nell'alimentare e dal sistema moda. I settori con performance meno buone o negative sono la concia, l'orafo, le materie plastiche.

Le previsioni secondo l'indice LIV
Qualche interessante indicazione per capire come si chiuderà l'anno arrivano dall'indice di previsione LIV (leading indicator Vicenza), calcolato dall'équipe del prof. Andrea Beretta Zanoni, professore ordinario di strategia aziendale all'Università di Verona, che traccia una panoramica sul “sentiment” delle imprese, quindi sulle attese e le previsioni congiunturali.

Dalla rilevazione emerge una valutazione sullo stato attuale dell’economia in contrazione rispetto alla valutazione di luglio. In relazione all’andamento economico previsionale a 6 mesi, invece, la valutazione a ottobre rimane sostanzialmente stabile rispetto a quanto rilevato a luglio.

A livello di variabili specifiche l'indice LIV segnala un generalizzato miglioramento del “sentiment” rispetto alla rilevazione precedente, in particolare per quanto riguarda portafoglio ordini estero, occupazione e investimenti previsti.

“Dalle rilevazioni di ottobre emerge un quadro in leggero miglioramento – conferma Andrea Beretta Zanoni -. Il sentiment sullo stato dell’economia a sei mesi risulta infatti superiore rispetto alla rilevazione ad oggi, riportando quindi il LIV nell’area del “clock congiunturale” definita di “inversione migliorativa”. Nel complesso, la rilevazione di ottobre permette un cauto ottimismo, che andrà verificato e valutato nel corso dei prossimi mesi”.