01/12/2016

Il Tavolo Intercategoriale Orafo sulla fusione fieristica: “VicenzaOro resti a Vicenza”

Piaserico: "VicenzaOro è nata e cresciuta qui grazie alle tante aziende orafe e argentiere che nel tempo hanno contribuito al suo sviluppo"

Il Tavolo Intercategoriale Orafo vicentino chiede certezze in merito all’operazione di fusione di Fiera di Vicenza e Fiera di Rimini, che ha dato vita a una nuova società, Italian Exhibition Group spa, detenuta per l’81% da Fiera di Rimini e per il restante 19% da Fiera di Vicenza.

“La fusione tra Vicenza e Rimini è un passaggio importante perché crea un'economia di scala e getta le basi per un futuro migliore per entrambe le realtà – osserva Claudia Piaserico, coordinatrice del Tavolo Intercategoriale -. L'impegno chiesto come categorie economiche è quello di mantenere per il futuro a Vicenza la manifestazione fieristica più importante, VicenzaOro, nata e cresciuta qui grazie alle tante aziende orafe e argentiere che nel tempo hanno contribuito al suo sviluppo, facendo conoscere la nostra città e il nostro territorio in tutto il mondo”.

“La continuità di VicenzaOro per il nostro territorio è un valore diretto e indiretto - aggiunge Gino Zoccai -. Se un giorno questo appuntamento non dovesse più tenersi a Vicenza sarebbe una perdita grave non soltanto per le aziende orafe vicentine, ma anche per buona parte dell’indotto economico della provincia: dalle strutture alberghiere a quelle di ristorazione fino al commercio”,

“Prendiamo atto con piacere della conferma giunta da Variati che le manifestazioni orafe non saranno spostate da Vicenza e che questa è una clausola imprescindibile discussa fin dall'inizio – dice Arduino Zappaterra -. Ci è stato assicurato che verrà inserita direttamente nello Statuto della società, con le opportune garanzie per il futuro”.

“L’aggregazione deve poter mantenere l’effetto di volano economico che le due fiere rappresentano per i rispettivi territori, favorendo gli investimenti per ampliare i settori di attività fieristica in un’ottica nazionale e internazionale – osserva Onorio Zen -. Ora dobbiamo augurarci che la nascita di Italian Exhibition Group porti prospettive di sviluppo per Vicenza e per il nostro settore”.