08/02/2017

Istat, congiuntura italiana: manifattura ancora col segno +

Si rafforza la ripresa del settore manifatturiero a cui si associano il miglioramento del potere d’acquisto delle famiglie e l’incremento degli investimenti.

IMPRESE
"Proseguono i segnali positivi nella manifattura - indica l'Istat nella sua nota di gennaio 2017 sull'andamento dell'economia italiana -. A novembre la produzione industriale al netto delle costruzioni ha registrato un miglioramento rispetto al mese precedente (+0,7%). Nella media del trimestre settembre-novembre l’indice è aumentato dello 0,9% su base congiunturale trainato dalla robusta crescita dell’energia (+7,5%), mentre i beni di consumo durevoli e i beni strumentali hanno segnato una diminuzione (rispettivamente -1,0% e -0,6%).

Nella media del trimestre settembre-novembre, l’indice del fatturato dell’industria è aumentato dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti a sintesi di una variazione lievemente negativa sul mercato interno (-0,1%) e di un miglioramento delle vendite sui mercati esteri (+0,7%). La crescita trimestrale ha beneficiato del contribuito positivo di tutti i comparti dell’industria ad eccezione dei beni di consumo durevoli (-0,9%).

Nello stesso periodo, gli ordinativi hanno registrato una riduzione significativa (-2,3%), guidata prevalentemente dalla contrazione della componente estera (-5,0%).
A novembre gli scambi con l’estero hanno mostrato segnali di ripresa: le esportazioni sono cresciute (+2,2% rispetto al mese precedente) sostenute dalla crescita dell’interscambio sia con l’area Ue sia con i paesi extra-Ue. Le importazioni hanno mostrato un aumento più contenuto (+1,7%) a causa della flessione degli acquisti di beni di consumo durevoli (-3,1%). A dicembre è proseguita l’intensificazione dei flussi commerciali con i paesi extra-Ue, con una dinamica più sostenuta delle importazioni (+6,5%) rispetto alle esportazioni (+2,5%)".

FAMIGLIE E MERCATO DEL LAVORO
"Nel terzo trimestre 2016 - prosegue l'Istat -, i consumi delle famiglie italiane sono aumentati dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, favoriti dall’incremento del reddito disponibile e del potere di acquisto. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Nel quarto trimestre 2016, l’occupazione è rimasta stabile dopo la crescita consistente registrata nei primi due trimestri e il lieve calo del terzo. Tuttavia gli occupati dipendenti a tempo indeterminato sono diminuiti rispetto al terzo trimestre (-0,3%, -39 mila unità), a fronte di un aumento dei dipendenti a termine (+1%, +25 mila unità) e degli occupati indipendenti (+0,2%, +8 mila unità).

PROSPETTIVE A BREVE TERMINE
A gennaio l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha segnato una diminuzione legata al peggioramento del clima economico e il clima futuro, solo in parte attenuato dal miglioramento del clima personale e corrente.
La fiducia delle imprese è migliorata in tutti i principali comparti a eccezione del commercio al dettaglio.
L’indicatore anticipatore segnala prospettive di miglioramento dell’attività economica per i prossimi mesi.