12/07/2017

Enrico Letta: "Si proceda verso una tassazione unica a livello europeo"

L'ex Presidente del Consiglio in Basilica Palladiana: "La capacità di essere in grado di trovare la soluzione rispetto all’imprevisto è qualcosa che noi abbiamo e gli altri no. Non capisco perché singolarmente la troviamo e l’Italia non ce la fa".

Essere 'Sottosopra' è diventata regola più che eccezione. Questo l'incipit che ha dato il la all'intervento dell'ex Presidente del Consiglio Enrico Letta, ora Dean della Paris School of International Affairs, Sciences Po, a Parigi. "Oggi - ha detto in Basilica Palladiana - il cambiamento è diventato la regola della vita: rapido, intenso e imprevedibile. È necessario capire che viviamo in un mondo di contrasti, incontri e incroci, in cui le opportunità nascono proprio da queste situazioni. Essere in grado di coglierle non è casualità, è ben altro".

BEXIT, TRUMP E IL CAMBIO DI PARADIGMA - "La Gran Bretagna pagherà duramente la Brexit, in termini di perdita di punti di riferimento, di attrattività, di capacità di stare dentro i gangli centrali. Hanno fatto una scelta molto simile, per certi versi, alla campagna elettorale di Trump. Nei due Paesi-guida della globalizzazione ha vinto chi proponeva un ritorno al passato, perché noi popoli occidentali, bianchi, che hanno sempre vissuto in Paesi che sono stati il centro del mondo, abbiamo paura del futuro, che questa globalizzazione dia agli altri più opportunità che a noi".

UN UNICA FISCALITÀ - "Adesso che gli inglesi, che si sono messi sempre di traverso, sono fuori, bisogna che l’Europa proceda, e la spinta delle imprese è fondamentale, verso una tassazione unica a livello europeo. Quello che ogni azienda spende per mettere insieme le varie tassazioni è una zavorra in più che non possiamo permetterci nei confronti dei concorrenti americani e asiatici".

DUE MARCE IN PIÙ - "Noi italiani abbiamo due marce in più e dobbiamo usarle: tutta la nuova demografia è fatta di classi medie che vogliono vestirsi e mangiare come noi, andare con la Vespa, usare il nostro stile di vita. Il Made in Italy ha una grande potenzialità in questi Paesi emergenti, dove il fascino di ciò che rappresentiamo può avere una capacità di conquistare mercati straordinaria.
La capacità di flessibilità, di adattabilità, di essere in grado di trovare la soluzione rispetto all’imprevisto è qualcosa che noi abbiamo e gli altri no. Non capisco perché singolarmente la troviamo e l’Italia non ce la fa. Il vero rebus da risolvere è questo, perché l’Italia ce la faccia".