21/07/2017

Semplificare il sistema fiscale: uno dei temi cruciali per la crescita del Paese

Il documento presentato da Confindustria in audizione presso la Commissione bicamerale per la semplificazione.

Il documento discusso da Confindustria in audizione contiene un'analisi dei "vizi" alla base della complessità del nostro sistema fiscale e richiama, attraverso numerosi esempi tratti dalla recente produzione normativa, casi di complessità e di regolamentazione contrari alle aspettative delle imprese.



A fronte di tali criticità, viene sottolineata la necessità di adottare in tempi rapidi misure che sappiano ripristinare un contesto normativo e amministrativo più semplice in campo fiscale e rispettoso dei diritti del contribuente.

In prima battuta la nota curata da Francesca Mariotti, Direttore Politiche Fiscali di Confindustria, evidenzia come i risultati conseguiti nella corrente legislatura sul fronte della semplificazione fiscale siano qualificabili sostanzialmente come importanti ma insufficienti.

Il primo “vizio” viene rintracciato in una certa superficialità legata alla genesi delle norme. Le relazioni dell'Analisi di Impatto della Regolamentazione risultano sistematicamente assenti per gli atti che intervengono in maniera più incisiva sulla disciplina fiscale, e laddove vengano prodotte sono di scarsa qualità.

Secondariamente si rileva come spesso la ricerca spasmodica di gettito divenga il fine ultimo al quale sacrificare molti altri aspetti. Tra gli esempi più recenti del connubio tra "venalità" e complessità viene citata in particolare la normativa di modifica alla disciplina degli adempimenti IVA e dello Split Payment.

Altro tema centrale è quello dei rimborsi fiscali, in relazione al quale le imprese continuano a denunciare ritardi. Ogni giorno trascorso, in attesa dell’erogazione di un rimborso dovuto - si legge nella nota - priva l’impresa di liquidità che potrebbe essere proficuamente impiegata a vantaggio della nostra economia (per pagare stipendi o fornitori, finanziare investimenti, etc.).

Il terzo “vizio” viene invece riscontrato nella creazione di norme fiscali basate sul pregiudizio che sotto ogni contribuente onesto possa celarsi un evasore, così per colpire una platea ristretta di veri evasori, si finisce con l’oberare la generalità dei contribuenti con oneri di vario genere. Tra le altre criticità si rileva poi l'instabilità normativa, la “debolezza” di alcuni provvedimenti di semplificazione e la frammentazione territoriale.

Da ultimo è invece evidenziata come questione centrale di estremo rilievo quella che riguarda lo spregio sistematico di alcune delle previsioni dello Statuto dei diritti del contribuente. Nella nota si legge infatti che il rispetto tassativo delle previsioni dello Statuto sarebbe in grado, da solo, di generare gli anticorpi per debellare, gradualmente, la complessità e l’instabilità del nostro sistema fiscale.