01/08/2017

Favini: balzo a 11,5 milioni dell'Ebitda nei primi 6 mesi dell'anno

Luxury e automotive trascinano la crescita. L’utile ante imposte si attesta a 4,8 milioni, pari al 5,7% sul fatturato.

Primo semestre 2017 più che positivo per Favini, gruppo multinazionale con sede a Rossano Veneto, il cui fatturato di metà anno si attesta a quota 84,6 milioni di euro, con Ebitda cresciuto a 11,5 milioni di euro, +10,6% (nel 2016 era stato pari a 10,4 milioni di euro) e l’utile ante imposte si attesta a 4,8 milioni di euro, pari al 5,7% sul fatturato.
Positiva anche la generazione di cassa, che negli ultimi 12 mesi è stata pari a 10,8 milioni di euro.

Le tre business unit - casting release, specialità grafiche e cartotecnica - hanno contribuito in maniera sostanziale al risultato, sfruttando al meglio le condizioni del mercato, per migliorare la redditività e ottimizzare la generazione di cassa. La domanda è stata stabile e sostenuta per tutte le divisioni, con un trend decisamente positivo.

Dal 2008, anno in cui il fondo di turn-around Orlando Italy Management è entrato in azienda acquisendo la maggioranza e iniettando liquidità, Favini ha vissuto una vera e propria escalation al successo. La focalizzazione nell’attività di R&D e nello sviluppo dei mercati a maggiore potenzialità hanno trascinato l’eccezionale crescita di fatturato e di Ebitda realizzati in questi anni.
Favini è oggi il primo operatore al mondo nelle carte release dedicate ai settori del fashion e dell’automotive, e un produttore di riferimento nel mondo del luxury per il packaging di alto livello.

“A partire dal 2008 - spiega Paolo Scarlatti, Managing Partner del fondo di turn-around Orlando Italy Management - il Fondo ha avviato il riposizionamento dell’azienda nei segmenti del packaging di lusso e nel settore moda, presentandosi al mercato con una nuova identità. Nel 2013, è stata acquisita una divisione di Arjo Wiggins, che ha contribuito al riconoscimento di Favini come leader mondiale nel segmento dei supporti release. La forte propensione all’export, la focalizzazione della produzione in prodotti speciali ad uso sia industriale che grafico, l’alto livello di attenzione alle esigenze del mercato e la continua ricerca di soluzioni sempre più innovative, più volte premiate, sono i fattori che hanno portato l’azienda ad essere uno dei principali player del settore. Favini oggi guarda al futuro, forte della propria tradizione e solidità”.

“Gli ottimi risultati degli ultimi anni - aggiunge Eugenio Eger, Amministratore Delegato di Favini - riflettono la capacità di Favini di cogliere al meglio le opportunità di mercato, a prescindere dall’andamento dei principali fattori produttivi. Il rafforzamento di Favini si poggia su una presenza forte nei mercati di riferimento a livello mondiale e una struttura produttiva dinamica ed efficiente. Riteniamo che questi elementi costituiscano una solida base per ulteriori opportunità di miglioramento nel prossimo futuro”.

L’eccellente andamento dei primi sei mesi del 2017 conferma gli ottimi risultati del 2016, in cui il fatturato ha raggiunto i 158,6 milioni di euro (contro i 157,3 milioni del 2015), di cui il 70% grazie all'export, L’Ebitda 2016 è cresciuto a 18,1 milioni di euro, +16% (nel 2015 era stato pari a 15,6 milioni di euro) e l’utile netto è arrivato a 4,4 milioni di euro, +82% (nel 2015 era stato pari a 2,4 milioni di euro).