22/11/2013

IdCork: app e tappo in sughero contro i vini contraffatti

La tecnologia Brentapack, newco del gruppo vicentino Labrenta, ha suscitato l’interesse di decine di produttori stranieri.

Successo internazionale per IdCork, la tecnologia anticontraffazione brevettata Brentapack che tutela il vino di qualità. La newco con sede a Borgo Valsugana che fa parte del gruppo Labrenta ha infatti sviluppato un sistema che consiste di un’app e un tappo che permettono la tracciabilità della bottiglia grazie a un codice stampato sul tappo stesso e alla matrice del sughero che è unica come le impronte digitali. Si va così a garantire l’autenticità del vino grazie a una rintracciabilità a 360 gradi che parte dal sughero utilizzato per la produzione del tappo e passa attraverso le informazioni fornite dalla cantina.

“Riteniamo che questo sistema sia importante per tutelare il nostro made in Italy oltre confine perché il consumatore straniero che investe in una bottiglia di vino, specie di costo elevato, deve avere tutte le certezze sull’autenticità di ciò che acquista – spiega Gianni Tagliapietra, amministratore di Brentapack – . Abbiamo tuttavia avuto modo di verificare come questo sistema sia particolarmente interessante anche per i produttori stranieri che ci hanno chiesto come possiamo supportarli nel tutelare il loro prodotto”.

Il brevetto ha infatti già varcato i confini dell’Italia suscitando l’interesse di produttori provenienti da Corea, California, Israele, Sudafrica, Nuova Zelanda, Russia e Georgia, Turchia, Australia, Repubblica Ceca, Tunisia, Grecia, Belgio, Francia, Germania.

Come funziona- Tramite un’apposita app il consumatore può visualizzare tutta una serie di servizi: zona e periodo di estrazione del sughero, caratteristiche, dati sulla lavorazione del tappo, nome della cantina e caratteristiche del vino (come annata, uvaggio e codice della bottiglia). Chiunque può utilizzare questo sistema direttamente dal cellulare, scoprendo tutto quello che c’è da sapere su ciò che acquista o che gli viene servito al ristorante. Per farlo basta collegarsi al sito IdCork, e si potrà procedere al riconoscimento visivo del tappo grazie al confronto della sua trama con quella riprodotta nella foto. Successivamente si potrà inserire il codice stampato sulla chiusura e si apriranno le diverse schermate con informazioni sul tappo, sul vino, sulla cantina.

“Ogni tappo è univoco e, con la nostra tecnologia, abbiamo la possibilità di rintracciare la sua storia, la lavorazione e la produzione - continua Tagliapietra -. Nel caso vi siano problematiche forniamo un servizio professionale anche alle cantine. Il consumatore finale, infatti, può inviare la chiusura presso i nostri laboratori che forniranno una risposta sull’eventuale problematica del prodotto. In questo modo solleviamo le cantine da ogni dubbio o da valutazioni fuorvianti».

Ad un prezzo accessibile (quelli con questo sistema costeranno solo il 10% in più dei tappi di sughero di buona qualità) si fornirà quindi un sistema capace di mettere fine a un fenomeno, quello della contraffazione, che sta danneggiando il settore produttivo ma anche lo stesso utente finale, che talvolta si trova ad acquistare un vino che non può dirsi tale.

“Il fenomeno della contraffazione è costantemente in crescita all’estero ma anche in Italia – conclude Tagliapietra -. Basti pensare alla recente operazione con cui la Guardia di Finanza ha scoperto e smantellato un’organizzazione dedita alla contraffazione e al contrabbando di una nota marca di vino francese che annovera bottiglie che possono costare tra i 2.000 e i 9.000 euro. Al momento IdCork è l’unico sistema che può permettere al consumatore di controllare direttamente se il vino che sta bevendo, e che magari ha pagato migliaia di euro, è originale oppure no”.