05/09/2017

PIL: il secondo trimestre 2017 fa segnare un +1,5% rispetto al 2016

La variazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2%. Il valore aggiunto dell’industria in senso stretto cresce del +0,9%.

Nel secondo trimestre del 2017 - rivela l'Istat - il PIL è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. Il secondo trimestre del 2017 ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due in meno rispetto al secondo trimestre del 2016.
La variazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2%.

Le componenti della domanda
In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi sono aumentate dello 0,7% e le esportazioni sono cresciute dello 0,6%, gli investimenti fissi lordi dello 0,7% e i consumi finali nazionali dello 0,2%.

Nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti e delle ISP è aumentata dello 0,3%, quella della PA è scesa dello 0,1%.

L’aumento degli investimenti è stato determinato da una crescita della spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti (+0,6%) e dei mezzi di trasporto (+8,2%) mentre gli investimenti in costruzioni sono diminuiti dello 0,4%.
La spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato un aumento in termini tendenziali dell’1,3%. In particolare gli acquisti di beni durevoli sono aumentati del 3,3% e quelli di servizi dell’1,8%.
Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una crescita tendenziale del 2,6%, con una crescita degli investimenti in mezzi di trasporto del 39,9% e degli investimenti in costruzioni del 1,2%, a fronte di una flessione dello 0,8%della spesa in macchinari e altri prodotti.

Il valore aggiunto per settore
Nel secondo trimestre si registrano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto dell’industria in senso stretto (+0,9%), del valore aggiunto del settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+0,2%) e del settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,6%) e per gli altri servizi (+0,2%).
All’opposto, risulta negativa la dinamica del valore aggiunto delle costruzioni (-0,4%) e dell’agricoltura (-2,2%).
In termini tendenziali, il valore aggiunto delle costruzioni è aumentato dello 0,8%, quello dell’industria in senso stretto del 2,3%, quello dei servizi dell’1,4%, mentre quello dell’agricoltura è diminuito del 2,4%