28/09/2017

'Spesometro', Vescovi: "L'Agenzia delle entrate escluda qualsiasi sanzione dopo il disastro del servizio web"

"Incredibile come dati riservatissimi che stanno alla base delle strategie commerciali delle aziende siano diventati accessibili in rete"

"Sul disastro del cosiddetto Spesometro, abbiamo fatto richiesta all'Agenzia delle entrate di escludere la possibilità che vengano applicate sanzioni di qualsiasi genere. Semmai si tratta di valutare come e quanto risarcire i contribuenti danneggiati", afferma il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi in riferimento alla sospensione del servizio web ‘Fatture e Corrispettivi’ del canale web dello Spesometro, del 22 settembre scorso.

"Non solo milioni di contribuenti sono stati impossibilitati ad operare; ma è incredibile come dati riservatissimi che stanno alla base delle strategie commerciali delle aziende, come l'elenco clienti, i prezzi di vendita e le scontistiche, siano diventati accessibili in rete. Un danno incalcolabile che sta spingendo diverse imprese a valutare di rivalersi, per tutelare i propri interessi".

Il Garante della privacy ha avviato un'istruttoria sul caso degli accessi indebiti ai dati 'Fatture e corrispettivi', mentre l'Agenzia delle Entrate ha comunicato ufficialmente che "valuteranno la possibilità di non applicare le sanzioni per meri errori materiali e/o nel caso in cui l’adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dall’originaria scadenza".
Ma questo non basta agli Industriali berici.

"Visto il danno subito, ritengo non debbano esserci tentennamenti di sorta o discrezionalità da parte dell'Agenzia. Credo sia una logica conseguenza che si blocchi ogni tipo di possibile sanzione che possa essere legata a questo grave malfunzionamento di cui le aziende non sono minimamente responsabili, anzi, sono le prime vittime. L'eventuale beffa delle sanzioni sarebbe un grave segno di come ancora non si riesca ad uscire da quella cultura anti-impresa, che è tout court una cultura anti-Italia, con cui troppo spesso abbiamo a che fare".

Sotto accusa, però, non è solo il sistema informativo che ha palesato, in quest'occasione, la propria permeabilità.

"Non sono state fornite istruzioni organiche e complete, nonostante l'ampio lasso di tempo a disposizione degli Uffici, e le poche indicazioni ufficiali si pongono spesso in contrasto con le norme istitutive dell'IVA, aumentando confusione e sconcerto tra i contribuenti - prosegue Vescovi -. Il viceministro dell'Economia Luigi Casero ha dichiarato che in legge di bilancio potrebbero intervenire aggiustamenti: lo speriamo vivamente, i nostri tecnici seguiranno certamente questo iter con l'obiettivo di poter tutelare in tutti i modi imprese e contribuenti".

"Resta il fatto che l'intera vicenda - conclude il presidente di Confindustria Vicenza - danneggia profondamente il rapporto fiduciario tra Fisco e contribuenti e incide negativamente sulla pur necessaria collaborazione attiva tra le parti rischiando, peraltro, di rallentare il processo verso la fatturazione elettronica".