02/11/2017

Vimar rinnova il parco auto dotandosi di autovetture elettriche

La scelta si inserisce nel più ampio "Progetto Ambiente", un programma trasversale di ecosostenibilità che tocca l'intero ciclo produttivo.

Vimar prosegue nella sua politica ambientale dotandosi di nuove auto 100% elettriche di ultima generazione. Il nuovo parco auto consentirà al personale di spostarsi silenziosamente e velocemente sul territorio con impatto ambientale zero coprendo - in totale autonomia e senza emissioni di CO2 - una distanza fino a 400 NEDC (New European Driving Cycle.) ovvero 300 chilometri reali. Apposite colonnine di ricarica sono state installate in tutte le 4 sedi aziendali per ricaricare la batteria agli Ioni di Litio Z.E. 40. Una batteria che integra una tecnologia innovativa in grado di raddoppiare la capacità rispetto alle normali batterie, che non necessita di manutenzione e può essere riciclata a fine vita.



Un nuovo concetto di mobilità sostenibile che si inserisce nelle ormai già consolidate attività che vedono Vimar in prima fila nella tutela dell’ambiente. A livello produttivo ricordiamo: la progressiva eliminazione dei bagni galvanici per le finiture metalliche sostituito dall’innovativo e più ecologico MSD (Magnetron Sputtering Deposition) che, sfruttando i principi della fisica e non della chimica, elimina qualsiasi tipo di emissione nociva; utilizzo ormai da anni di vernici a base acquosa o a reticolazione UV per portare le emissioni di COV (Componenti Organici Volatili) in atmosfera al di sotto del 50% dei limiti imposti dalle più stringenti norme europee; utilizzo di imballi interamente riciclabili, alcuni realizzati con materiale riciclato altri stampati con inchiostro ad acqua in assenza di sostanze nocive e utilizzando esclusivamente colle ecologiche.

Inoltre, a dimostrazione del fatto che l’ecosostenibilità è molto più di un’idea positiva, gli 11.000 m2 della copertura della sede aziendale di Marostica sono stai dotati di un impianto a moduli fotovoltaici che garantisce una produzione annua di 710.000 KWh evitando così l’immissione nell’atmosfera di 350.000 Kg di anidride carbonica, di 8.700 Kg di anidride solforosa, di 6.800 Kg di ossidi di azoto e di 312 Kg di polveri sottili.

Suddividere, segnalare, fare cultura. Questi sono i cardini della politica ambientale dell’azienda che ha da tempo avviato il Progetto Ambiente: un articolato programma trasversale all’intero ciclo produttivo che - partendo da una corretta suddivisione dei rifiuti - consente di riciclare il 60% del materiale plastico di scarto e la maggior parte di quello metallico; di segnalare alla Ricerca & Sviluppo le difficoltà di separazione delle varie componenti per far sì che il prodotto sia progettato fin dall’inizio per essere totalmente scomposto e riciclato a fine vita. A ciò si aggiunge una continua attività volta a fare cultura nei reparti affinché i rifiuti vengano suddivisi alla fonte riutilizzando il materiale idoneo.