22/11/2017

Sciopero dell'edilizia sul contratto nazionale: l'intervento di Antonio Vescovi

Il presidente Sezione Costruttori Edili e Impianti: "Sul territorio abbiamo risposto con un contratto integrativo interprovinciale che non ha precedenti in Italia".

"A livello nazionale ci sono sicuramente ancora delle distanze importanti; è anche vero, però, che sul territorio siamo invece riusciti a far sintesi affinché ci siano benefici per tutto il sistema", Antonio Vescovi, Presidente della Sezione Costruttori Edili e Impianti di Confindustria Vicenza, commenta così l'annuncio di sciopero nazionale nel settore edilizia per quanto riguarda il rinnovo di contratto edile nazionale.



A fronte di alcuni punti di contatto, ad esempio sulla lotta al lavoro irregolare, sul rafforzamento degli enti bilaterali, sulla promozione di iniziative per il miglioramento della sicurezza nel cantiere e l'aggiornamento professionale, "La piattaforma di rinnovo del contratto - continua Vescovi - vede una richiesta di adeguamento economico da parte dei sindacati che non è coerente con un mercato delle costruzioni che dal 2008 al 2016 ha perso il 35% dei livelli produttivi, restituendo l’immagine di un settore profondamente cambiato".

"In questo contesto di contrapposizione tra ANCE e sindacati nazionali, a livello locale siamo comunque riusciti a dialogare in maniera proficua realizzando un contratto integrativo interprovinciale che non ha precedenti in Italia e che ha coinvolto gli Edili, intesi come parte datoriale e sindacati, di Vicenza, Padova e Treviso. Un accordo che è riuscito a portare benefici sia ai lavoratori che alle imprese su temi importanti come gli orari, le trasferte, la mensa, le prestazioni e l'assistenza delle casse edili e su punti come le prestazioni per la nascita di un figlio o il sostegno economico per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa da parte dei dipendenti".