02/12/2013

Aziende energivore: 72.000 euro il risparmio medio grazie all'azione di Confindustria

Agevolazioni sugli oneri fiscali anche per aziende medio-piccole con rapporto tra costo dell’energia e fatturato superiore al 2%. Circa 130 le imprese vicentine interessate.

Grazie all'azione di Confindustria, è stato stimato che 130 aziende vicentine, che si sono rivolte agli uffici di Confindustria Vicenza, potranno beneficiare di un risparmio energetico annuo stimato in 10 milioni di euro. Si tratta di piccole e medie aziende classificate come energivore, così definite dal Decreto Sviluppo in recepimento di una direttiva comunitaria.
E' questo l'importante risultato di un'azione svolta dall'associazione di viale dell'Astronomia supportata anche da Confindustria Vicenza, con l'obiettivo di ridefinire i parametri e allargare le agevolazioni sugli oneri parafiscali della bolletta energetica anche alle PMI che per i loro processi produttivi hanno una alta incidenza dei costi energetici per unità di prodotto e quindi sul fatturato. Il termine per chiedere le agevolazioni si è chiuso il 30 novembre, mentre dal 2014 la richiesta dovrà essere effettuata entro il 31 ottobre.

“Confindustria Vicenza, per il tramite del consorzio Energindustria, ha invitato i propri associati a inviare i loro dati di consumo energetico in modo da verificare se rientrassero nei nuovi parametri – spiega Carlo Brunetti, presidente di Energindustria e delegato per l'energia di Confindustria Vicenza e di Confindustria Veneto -. Le aziende interessate sono state poi assistite gratuitamente da Energindustria nell’elaborazione e invio della documentazione. Da una stima effettuata tra le aziende consorziate, quest’anno beneficeranno delle agevolazioni 130 imprese di diversi settori, in particolare delle materie plastiche, chimica e della lavorazione metalli. Si calcola in 72 mila euro il risparmio medio per azienda”.

Il Ministero dello Sviluppo economico ha stabilito che un’azienda energivora non verrà più definita tale solo in base alla quantità di energia elettrica consumata, ma anche tenendo conto dell’incidenza dei costi energetici sul fatturato. Avranno il diritto a chiedere agevolazioni sugli oneri fiscali, quindi, anche aziende medio-piccole in cui il peso della componente energetica sul fatturato risulta comunque molto importante.
Questo aspetto risulta decisivo per la competitività delle aziende soprattutto nel mercato internazionale. Infatti il costo energetico, che per le imprese italiane risulta essere anche del 40% superiore rispetto ai competitor europei, grava fortemente sul prezzo dei prodotti finali compromettendone la penetrazione e ponendo alcune aziende fuori dal mercato. L’elevato costo dell’energia elettrica è dovuto soprattutto all’incidenza degli oneri di sistema, che rappresentano il 27%-30% della bolletta elettrica.
Potranno quindi accedere alle agevolazioni sugli oneri di sistema quelle aziende con un consumo di energia elettrica, autoconsumo compreso, superiore a 2,4 GWh all’anno e – qui la novità – con un rapporto tra costo dell’energia e fatturato superiore al 2%.
Le aziende il cui rapporto va dal 2% al 6% avranno diritto a un’agevolazione del 15%, che sale al 30% per le imprese con un rapporto tra il 6% e il 10%. Se il rapporto è sopra il 10% ma inferiore al 15% le agevolazioni salgono al 45%, mentre se il rapporto supera il 15% l’agevolazione sarà di ben il 60% degli oneri.

“Continueremo il nostro lavoro in questa direzione – assicura Brunetti - perché queste nuove agevolazioni, seppur importanti e addirittura decisive per qualcuno, sono comunque insufficienti a colmare il gap di competitività sul piano del costo energetico che divide le aziende italiane da quelle internazionali, comprese quelle tedesche, francesi e del nord Europa”.