28/12/2017

Welfare aziendale: i buoni alimentari superano la previdenza complementare. Ma è la benzina la prima scelta

Sono quasi 8.000 i lavoratori del Nordest che usufruiscono del servizio Welfaremeet.

Alla chiusura del primo anno solare di Welfaremeet.it, il portale di Confindustria Vicenza per la strutturazione di piani di welfare aziendale offerto gratuitamente alle aziende associate ma aperto alle imprese di tutta Italia, si vede una trasformazione nelle preferenze da parte dei quasi 8.000 lavoratori che usufruiscono del servizio.

Lo dimostrano i dati emersi dal campione triveneto analizzato dall'Ufficio Studi di Confindustria che ha svolto un'indagine sulle preferenze dei lavoratori prendendo in considerazione il valore, in euro, di movimentato per le diverse categorie di benefit che in totale superano di slancio il milione e mezzo di euro.

Di gran lunga, la prima scelta rimane quella dei buoni benzina con il 28,8% delle preferenze (+0,4% rispetto a giugno 2017).
Prendono quota, poi, i buoni alimentari, che oggi rappresentano ben il 18,5% del valore dei benefit scelti dai lavoratori delle aziende aderenti a Welfaremeet (a giugno scorso era il 16%), diventando così la seconda scelta in assoluto sul portale di Confindustria Vicenza.

"Sono benefit riguardanti spese ricorrenti e di utilizzo immediato, non sorprende che rappresentino quasi la metà delle scelte dei lavoratori - afferma Carlo Frighetto, Responsabile dell'Area Lavoro, Previdenza ed Education di Confindustria Vicenza - tanto più che, grazie alla nuova legislazione e agli sgravi, questi buoni vanno fondamentalmente ad alzare il potere d'acquisto di chi li utilizza".

Rispetto al periodo dell'ultima rilevazione, cala invece, in termini percentuali, la previdenza complementare che sei mesi fa fu scelta per il 20,1% del valore complessivo dei benefit, risultando quindi il secondo più sfruttato, mentre ora è sceso al 15,2%. Rimane pur sempre una scelta importante, la terza in valore assoluto, tenendo conto che negli ultimi sei mesi è aumentata la scelta di benefit a disposizione nel portale. Stesso trend si registra per quella che era la terza scelta, i rimborsi di spese destinate a istruzione e ad assistenza a familiari, anziani e non autosufficienti, che dal 16,6% delle preferenze scende a 11,8%.

A completare il paniere di benefit scelti su Welfaremeet.it ci sono i buoni per il servizio mensa (7%), il cinema (4,1%), i pacchetti viaggio (3,4%), le attività sportive (2,7%), i buoni pasto (2,1%) e i pacchetti sanitari (1,7%).

"Il fatto che ci sia una crescente richiesta sui benefit è un segnale chiaro di come il welfare sia entrato nella cultura aziendale delle imprese che hanno scelto il nostro portale - spiega Laura Dalla Vecchia, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle Relazioni Industriali -. Questo è sicuramente un bene, da una parte perché così i lavoratori possono godere di un potere d'acquisto maggiore rispetto al passato e poi perché sempre più il welfare aziendale viene inserito nei rinnovi di contratto collettivo nazionale o aziendale".

Antesignano di questa prospettiva, a livello nazionale, è stato il contatto collettivo nazionale dell'industria metalmeccanica che ha previsto, nel 2017, l'inserimento obbligatorio di un pacchetto welfare minimo di 100 euro che diventerà di 150 euro nel 2018 e 200 nel 2019. A stretto giro sta seguendo anche il comparto orafo il cui contratto nazionale prevede l'inserimento obbligatorio del welfare aziendale, del valore di 100 euro, a partire dal gennaio dell'anno che sta per cominciare.