La giuria del premio promosso da Eidos Partners ha riconosciuto nella seconda generazione di imprenditori della Ferretto la capacità di innovare l’originaria produzione di scaffalature portando il Gruppo a fornire soluzioni logistiche complete per il magazzino.
“Riteniamo importante – hanno reso noto il presidente Gian Carlo Ferretto e l’a.d. Riccardo Ferretto - che le imprese familiari siano valorizzate in quanto sono figlie del lavoro quotidiano di una vita intera da parte degli imprenditori, una categoria che si impegna, crea, innova, compete, e determina la crescita economica del Paese. Ma ancor di più le imprese familiari devono essere valorizzate perché costituiscono organizzazioni fondate sulla lungimiranza e sui principi tipici della famiglia, fatte per durare generando valore per i clienti nel corso di decenni, non offuscate da una logica di profitto a brevissimo termine, talvolta logorante”.
Nel sistema imprenditoriale italiano il 90% delle imprese è a conduzione familiare, il 43% degli imprenditori ha un’età superiore ai 60 anni ed ogni anno sono oltre 60 mila gli imprenditori coinvolti nel passaggio generazionale.
“In Ferretto Group ci siamo sempre impegnati a dare il meglio di noi stessi per soddisfare le mutevoli e complesse esigenze del mercato – continua la nota dei due imprenditori -. Dalla produzione di scaffali metallici siamo evoluti, grazie alle solide basi costituite dal “Padre” e alla vision del “Figlio”, in un Gruppo che si pone come interlocutore unico e affidabile in grado di gestire, in totale e assoluta responsabilità, le fasi complesse e integrate tipiche delle realizzazioni di impianti di magazzinaggio. Questo elemento distintivo conferma la validità di un progetto industriale iniziato da oltre cinquant’anni. La crescita è avvenuta anche tramite acquisizioni di aziende che avevano perso le caratteristiche di solidità e dedizione dell’azienda familiare e sono state riportate allo stile lungimirante del Gruppo che ne garantisce la crescita attraverso l’integrazione sistemica con le altre unità produttive”.
Uno stile imprenditoriale, quello di Ferretto, lungi dall’essere una questione solo interna all’azienda visto che si perpetua anche nei rapporti con i partner esteri.
“Abbiamo riscontrato questo medesimo stile straniere – spiegano i Ferretto - anche in famiglie imprenditoriali appassionate innanzitutto alla costruzione di imprese durature nel tempo, dal Medio Oriente all’India, con le quali continuiamo a portare avanti avventure aziendali in comune, joint-ventures. Le storie di queste famiglie imprenditoriali si sono intersecate con la nostra nel tempo: i padri che stipulavano accordi commerciali negli anni Ottanta non sapevano che stavano per creare le basi su cui i figli di entrambe le parti avrebbero investito per stabilire unità produttive congiunte in paesi terzi”.