C’è anche un’azienda vicentina tra le 35 imprese italiane che possono fregiarsi del titolo “Best Workplace”, il riconoscimento assegnato da Great Place to Work che premia i migliori posti in cui lavorare dal punto di vista della sicurezza, dell’ambiente, della formazione e della produttività.
Si tratta di Bottega Veneta, prestigiosa griffe facente parte del gruppo francese Kering che di recente ha aperto il nuovo atelier nel complesso di Villa Schroeder-Da Porto a Montebello Vicentino.
L’azienda berica rappresenta nel migliore dei modi quel made in Italy che concilia la qualità artigianale con la capacità di penetrare nei mercati di tutto il mondo. Ma, come dimostra il prestigioso riconoscimento, in Bottega Veneta ciò che più conta è la valorizzazione delle persone. “In un settore a basse barriere tecnologiche come quello in cui operiamo – ha dichiarato Marco Bizzarri, ad di Bottega Veneta -, il vero valore aggiunto è infatti dato dalle persone e dalla continua ricerca di miglioramento e innovazione derivate dalla stretta collaborazione tra i singoli. Chi lavora in Bottega Veneta fin dai primi mesi in azienda si innamora del prodotto, dell’artigianalità e della qualità senza compromessi che contraddistingue il marchio”.
Il tutto si riflette non solo nella qualità del prodotto (le aziende italiane premiate come Best Workplace hanno un fatturato medio 2012 che registra un +6,2%, in assoluta controtendenza con i numeri della congiuntura economica) ma anche nella qualità del posto di lavoro in sé. Infatti il riconoscimento di Great Place to Work è assegnato basandosi sul giudizio dei collaboratori stilato sulla base di un questionario (che pesa due terzi sul punteggio finale) e dall’analisi delle pratiche di gestione delle risorse umane (che conta per il restante terzo). Il riconoscimento, infine, certifica il livello d’eccellenza delle tre relazioni fondamentali per un best workplace, ovvero la fiducia reciproca con il management aziendale, il rapporto di orgoglio per il proprio lavoro e per l’organizzazione di cui si fa parte e la qualità dei rapporti con i colleghi.
“I nostri dipendenti hanno un fortissimo senso di appartenenza nei confronti dell’azienda – ha spiegato Marco Bizzarri -. I progetti di formazione nell’ambito della Scuola della Pelletteria, il piano di welfare e l’assicurazione sanitaria, il rispetto per l’ambiente e l’attenzione alle tematiche di sostenibilità hanno contribuito al raggiungimento di questo importante riconoscimento di cui vado molto fiero”.
Si tratta di Bottega Veneta, prestigiosa griffe facente parte del gruppo francese Kering che di recente ha aperto il nuovo atelier nel complesso di Villa Schroeder-Da Porto a Montebello Vicentino.
L’azienda berica rappresenta nel migliore dei modi quel made in Italy che concilia la qualità artigianale con la capacità di penetrare nei mercati di tutto il mondo. Ma, come dimostra il prestigioso riconoscimento, in Bottega Veneta ciò che più conta è la valorizzazione delle persone. “In un settore a basse barriere tecnologiche come quello in cui operiamo – ha dichiarato Marco Bizzarri, ad di Bottega Veneta -, il vero valore aggiunto è infatti dato dalle persone e dalla continua ricerca di miglioramento e innovazione derivate dalla stretta collaborazione tra i singoli. Chi lavora in Bottega Veneta fin dai primi mesi in azienda si innamora del prodotto, dell’artigianalità e della qualità senza compromessi che contraddistingue il marchio”.
Il tutto si riflette non solo nella qualità del prodotto (le aziende italiane premiate come Best Workplace hanno un fatturato medio 2012 che registra un +6,2%, in assoluta controtendenza con i numeri della congiuntura economica) ma anche nella qualità del posto di lavoro in sé. Infatti il riconoscimento di Great Place to Work è assegnato basandosi sul giudizio dei collaboratori stilato sulla base di un questionario (che pesa due terzi sul punteggio finale) e dall’analisi delle pratiche di gestione delle risorse umane (che conta per il restante terzo). Il riconoscimento, infine, certifica il livello d’eccellenza delle tre relazioni fondamentali per un best workplace, ovvero la fiducia reciproca con il management aziendale, il rapporto di orgoglio per il proprio lavoro e per l’organizzazione di cui si fa parte e la qualità dei rapporti con i colleghi.
“I nostri dipendenti hanno un fortissimo senso di appartenenza nei confronti dell’azienda – ha spiegato Marco Bizzarri -. I progetti di formazione nell’ambito della Scuola della Pelletteria, il piano di welfare e l’assicurazione sanitaria, il rispetto per l’ambiente e l’attenzione alle tematiche di sostenibilità hanno contribuito al raggiungimento di questo importante riconoscimento di cui vado molto fiero”.