26/03/2018

Esclusione UE dai dazi di Trump. Pedon: "Bene, ma permangono timori su guerra commerciale"

"Si rischia che le merci cinesi non più esportabili negli Stati Uniti vengano dirottate sui nostri mercati, con evidenti implicazioni per quanto riguarda il dumping sui prezzi".

“Nonostante si tratti, ad ora, di una misura temporanea, è un bene che ci sia stata una sospensione dei dazi per i paesi membri UE come fortemente richiesto dal mondo Confindustriale, a partire da Vicenza”, afferma Remo Pedon, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega ai Mercati Esteri, in riferimento ai dazi posti da Donald Trump su acciaio e alluminio importati negli USA.

Permangono i timori per la guerra commerciale che si sta affacciando all’orizzonte tra due giganti come USA e Cina, che non sarebbe priva di conseguenze neppure per l’Europa – aggiunge il vicepresidente di Confindustria Vicenza -. Il rischio concreto che le merci cinesi non più esportabili negli Stati Uniti vengano dirottate sui nostri mercati (qui l'intervento dell'AD del Gruppo Beltrame in proposito), con evidenti implicazioni per quanto riguarda il dumping sui prezzi, è forte”.

“È paradossale – conclude Pedon - che un paese campione di liberismo come gli USA adotti politiche protezionistiche mentre, negli stessi giorni, ben 44 stati africani hanno firmato un trattato per formare un mercato unico con l’obiettivo di eliminare i dazi sul 90% delle merci scambiate al loro interno, formando così un mercato di 1,2 miliardi di persone. Resta quindi valida la nostra indicazione nei confronti di chi esporta: è necessario diversificare e puntare anche ai mercati meno esplorati, tanto è vero che l’ultima guida per gli esportatori l’abbiamo dedicata ad Algeria, Marocco e Tunisia, tutti paesi facenti parte questa nuova unione”.

"Ma la vicenda è tutt'altro che chiusa - interviene il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia -. Occorre infatti che l'UE intervenga alla svelta a protezione dei settori siderurgico e metallurgico europei, che rischiano di essere colpiti dagli effetti delle decisioni statunitensi. Dazi del 25% e del 10% sulle importazioni di acciaio e alluminio da tutto il mondo non potranno che avere conseguenze dirompenti sul mercato europeo, dove rischiano di riversarsi le eccedenze produttive globali. Occorre che l'UE introduca in tempi brevi una misura di salvaguardia che copra tutte le produzioni potenzialmente danneggiate dalle misure USA. In parallelo, Confindustria continuerà a fare tutto il possibile perché si eviti una pericolosa escalation protezionistica, che rischierebbe di danneggiare moltissimi settori dell'industria italiana, arrestando la dinamica del commercio mondiale e ostacolando la ripresa economica duramente conquistata".