29/05/2018

AFV Beltrame Group: grazie ai risultati positivi del 2017, extra premio a favore dei lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori sociali durante la crisi

L’accordo ha permesso un rimborso pari a circa il 75% della perdita economica subita da ciascun lavoratore.

L’iniziativa parte da due premesse fondamentali: un rapporto trasparente e responsabile tra le parti sociali coinvolte, l’azienda e i sindacati dei lavoratori, e una recuperata solidità di bilancio.
Così, in AFV Beltrame Group spa, è stato possibile arrivare alla firma dell’accordo straordinario, integrativo rispetto al premio di risultato, che ha permesso all’azienda di redistribuire parte dell’Ebitda di stabilimento e di gruppo ai dipendenti che negli anni più drammatici della crisi hanno dovuto fare dei sacrifici dal punto di vista salariale.

A seguito dei risultati positivi del 2017, ricavi netti consolidati pari a 1.072 milioni di Euro (+13,7% annuo) e Ebitda (adjusted) pari a 94,9 milioni di Euro, l’azienda ha infatti voluto tener fede alle promesse fatte nel 2015 dall’allora neo Amministratore Delegato Riccardo Garrè all’alba del piano di rilancio che ha portato l’azienda fuori dal momento peggiore della crisi ma che comportò importanti revisioni di costi. Con grande senso di responsabilità da parte di tutti, a fronte delle necessarie riduzioni salariali, ci fu l’impegno dell’azienda a porre almeno in parte rimedio qualora le condizioni economiche lo permettessero. Con il buon 2017, queste condizioni si sono verificate.

“Il piano di rilancio fu assolutamente necessario – spiega Roberto Valente, Direttore Risorse Umane del Gruppo –, tanto è vero che, grazie alla collaborazione e alla serietà da parte dei lavoratori, siamo riusciti lo scorso anno ad avere dei risultati positivi e confortanti sulla bontà di quanto messo in atto e degli sforzi profusi in questi anni. Tutto ciò ha permesso la firma di questo accordo che mira a tributare il giusto riconoscimento di questi sforzi. Questo è stato possibile grazie ad un atteggiamento di condivisione, tanto è vero che, assieme alle rappresentanze sindacali, sono stati creati degli osservatori periodici sui risultati aziendali per garantire totale trasparenza”.

L’accordo siglato con le Organizzazioni Sindacali territoriali dei tre stabilimenti italiani è innovativo ed è legato al meccanismo del premio di risultato – spiega Ruggero Rigon, Responsabile Risorse Umane Italia-. Esso prevedeva che, a fronte del contemporaneo raggiungimento di due parametri legati all’Ebitda (adjusted) di stabilimento e di Gruppo, si sarebbe generato un extra premio a favore dei lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori sociali (Cigo e Contratto di solidarietà) per effetto della residua carenza di volumi di vendita e di produzione. Il risultato ottenuto alla fine dell’anno 2017 in relazione a quanto sopra, ha permesso un rimborso pari a circa il 75% della perdita economica subita da ciascun lavoratore coinvolto dagli ammortizzatori sociali.

“Questo accordo – commenta Carlo Frighetto, responsabile dell’Area Lavoro e previdenza di Confindustria Vicenza – è particolarmente significativo perché concilia due valori importanti: la centralità della persona, in primis, e il fatto che una redistribuzione del valore prodotto possa essere fatta solo una volta che questo viene creato. Temi che sono anche due cardini della contrattazione di secondo livello con cui è possibile venire in contro alle singole e specifiche esigenze sia dell’aziende che delle persone che la vivono, come in questo caso”.

“Purtroppo – aggiunge Roberto Del Corso, Country Manager Italia –, con gli scossoni assestati al mercato internazionale, stiamo comunque ancora soffrendo di una sovracapacità produttiva. Chiaramente stiamo lavorando sullo sviluppo di nuovi prodotti da proporre al mercato, nell’ottica di una ripresa della domanda”.