03/02/2014

Addio a Gianfranco Corà

L’imprenditore della storica azienda del legno Corà Domenico & Figli aveva 82 anni. I funerali avranno luogo presso il Duomo di Vicenza martedì 4 febbraio alle ore 15.

Gianfranco Corà si è spento domenica 2 febbraio all’ospedale San Bortolo di Vicenza.
Imprenditore di primo piano non solo sullo scenario vicentino, Cavaliere del lavoro per volere del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi; si è distinto sia per il suo attaccamento all’Associazione Industriali che in vari ambiti dell’impegno civile tra cui si ricordano gli anni nell’amministrazione locale e la costituzione, nel 1980, della Fondazione Domenico Corà che assegna borse di studio.

Iniziò giovanissimo, alla fine degli anni Quaranta, a lavorare nella Corà Domenico & Figli, l’azienda del legno fondata dal padre Domenico nel 1919. L’inserimento di Gianfranco Corà, che divenne consigliere delegato a soli 22 anni, coincise con l’avvio della nuova fase di sviluppo dell’azienda. Sul finire degli anni Cinquanta si avviò il processo di internazionalizzazione cominciando a guardare al mondo intero e a importare il legno dall’estero.

Nel 1975 Gianfranco assunse la carica di Presidente dell’azienda che, a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta puntò sull’Estremo Oriente e sul continente americano, aree strategiche perché particolarmente ricche di materia prima. Nel 1998 una tappa importante fu l’acquisizione della Fratelli Feltrinelli, il più importante competitor italiano nel settore.

Grazie al lavoro inesauribile di Gianfranco Corà, l’azienda con sede ad Altavilla è giunta alla terza generazione: “In tutto questo tempo tante cose sono cambiate – diceva il compianto Gianfranco che ha guidato l’azienda fino all’ultimo -. Abbiamo assorbito buona parte delle aziende nostre concorrenti, che erano guidate quasi tutte da amici, alcuni di questi molto cari. Il nostro è sempre stato un lavoro molto difficile, nel quale servono conoscenza dei mercati, conoscenza merceologica, conoscenza dei noleggi e conoscenza finanziaria. Un lavoro che per me è stato sempre affascinante: mi ha permesso di conoscere tanta gente, di conoscere il mondo”.

“Era una persona sempre disponibile – lo ricorda il presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto - e nei momenti difficili cercava sempre di ricomporre le divisioni dando stabilità e portando consigli. Era un grande innamorato dell’Associazione e del suo territorio, lo ha dimostrato in tantissimi modi e anche per questo lascerà un grande vuoto”

I funerali avranno luogo presso il Duomo di Vicenza martedì 4 febbraio alle ore 15.