19/09/2018

Bocchese: “Vicenza 4 provincia per addetti ed export del tessile-moda. Ora il balzo tecnologico si accompagni al know-how”

Nomi e aziende di prestigio e qualche novità nel nuovo consiglio della Sezione Moda e Tessile di Confindustria Vicenza.

Il Vicentino rappresenta un’eccellenza nazionale nell’ambito della moda e del tessile e i valori in termini addetti e dell’export, che da solo vale il 7% del valore totale italiano, lo confermano. Non solamente dunque perché terra di grandi marchi come Diesel, Bottega Veneta, Dainese o Marzotto, ma anche perché si compone di moltissime aziende al vertice di prestigiose nicchie di mercato o delle rispettive filiere internazionali”, Michele Bocchese (GRUPPO MILES), neopresidente della Sezione Moda e Tessile degli Industriali berici, parla così del settore da cui, invero, nacque Confindustria Vicenza, a partire da Schio e la sua pionieristica storia tessile.



La moda nel nostro territorio, inoltre – continua Bocchese -, diversamente da altre province, non si è specializzata in un specifico settore ma ne copre moltissimi, come testimonia anche la composizione del nostro consiglio di cui fanno parte, oltre alle aziende tessili e che confezionano abiti, anche imprese del mondo della pelletteria e delle selle, dell’accessorio moda e dei tessuti tecnici finanche un’azienda pionieristica nel campo dell’abbigliamento sostenibile”.

Del nuovo consiglio, infatti, fanno parte Isabella Rodeghiero (SISER, Vicepresidente), Giulio Bevilacqua (BEDIN GALVANICA), Bruno Pagani (PLASTOTEX) Andrea Ravazzolo (CONFRAV), Edda Rigon (SELLERIA EQUIPE), Stefano Stenta (ATELIER STIMAMIGLIO), Mara Visona' (PLINIO VISONA'), Matteo Ward (WRAD), Paolo Xoccato (XACUS), Stefano Zanetti (ZANETTI MODA).

Una squadra – spiega - di cui sono particolarmente orgoglioso perché ha dimostrato fin da subito quali sono le direzioni in cui sviluppare il lavoro dei prossimi anni. Oltre alla lotta alla contraffazione e alla formazione specifica dei giovani affinché riscoprano la bellezza dei mestieri legati a questo mondo – temi peraltro che condividiamo con il tavolo veneto della moda che racchiude in sé tutte le associazioni di categoria della regione -; ciò che più ci preme è permettere alle aziende di essere competitive sul mercato internazionale puntando sull’innovazione tecnologica, con l’implementazione della manifattura 4.0, e sulla valorizzare della propria eccellenza dal punto di vista commerciale, anche sul web”.

Rimane però un punto fermo – conclude il Presidente –: il vero patrimonio della moda e del tessile made in Italy rimane comunque la nostra tradizione, la nostra cultura, il nostro saper fare; perciò il nostro primo atto sarà incontrarci alla mostra Homo Faber: Crafting a more human future, grande evento culturale dedicato ai mestieri d’arte d’Europa che racconta quello che gli uomini sanno fare meglio delle macchine per scoprire cosa sta succedendo in Europa nei mondi della progettazione e dell’alto artigianato, del design e dei mestieri d’arte, al fine di assicurarne la futura sopravvivenza. Coinvolgere e insegnare la grande tradizione del saper fare italiano, seppur in ottica 4.0, rimane infatti la nostra sfida principale”.