25/09/2018

L’export continua a trainare l’industria vicentina: produzione industriale al +4,28% nel secondo trimestre

L’indagine congiunturale segnala incrementi nella produzione, nell’export e nell’occupazione. Tornano a crescere anche le esportazioni intra-UE

Oltre la metà delle imprese vicentine segnala aumenti di produzione con un dato di crescita che supera il 4%; e rimbalza verso l’alto l’export nei mercati dell’Unione Europea che è cresciuto di quasi il 5%. L’analisi congiunturale di Confindustria Vicenza parla chiaro: arrivano ancora segnali positivi dall’industria vicentina che nel secondo trimestre del 2018 conferma il buon andamento mantenuto anche in apertura d’anno.



La produzione industriale segna infatti un +4,28% rispetto allo stesso trimestre del 2017, indice di un ulteriore consolidamento dell’economia berica.

Rispetto al primo trimestre dell’anno, quando è stato avvertito un lieve rallentamento delle vendite sul mercato europeo (il dato si attestava al +0,62% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), il valore ora torna a crescere significativamente del +4,97%, riprendendo i ritmi di crescita di fine 2017. Altrettanto buoni sono i valori segnati sul mercato interno (+3,05%) e sui mercati internazionali (+4,53%).

Anche dopo l’exploit nell’aumento dell’occupazione del primo trimestre, che aveva toccato i massimi dal 2007 (+2,12%), si riscontra nuovamente una corrispondenza tra l’andamento favorevole della produzione e l’assunzione di nuovo personale che cresce per quasi il 40% delle aziende segnando un incremento del +1,84%.

La maggior parte delle imprese (76%) segnala un livello produttivo soddisfacente, e oltre la metà (52%) dichiara di aver registrato un aumento nella produzione, che invece è segnalata in calo solo da meno di 1/5 dei partecipanti all’indagine (18%)

Il portafoglio ordini è stabile per il 38% delle imprese, e si conferma positivo il dato del periodo di lavoro assicurato oltre i 3 mesi (25%).

Guardando alla liquidità aziendale, in controtendenza rispetto al primo trimestre, aumentano leggermente le situazioni di tensione (dall’11% al 13%) e cresce la percentuale di aziende che segnala ritardi negli incassi (dal 15% al 19%).

I prezzi delle materie prime hanno registrato un incremento medio del +2,43%, mentre quelli dei prodotti finiti un aumento del +0,86%.

Guardando ai principali settori produttivi gli indici di produzione, export e occupazione sono tutti in positivo per carta e grafica; materie plastiche; meccanica; orafo; sistema moda; vetro ed estrattive. Frena solo nell’occupazione il settore legno/mobile, mentre anche nella produzione il settore alimentare. Segno negativo nella produzione e nell’export per la chimica. Registra valori in diminuzione per tutti gli indici solo il settore concia.