Il Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi commenta le reazioni alla consegna dell’analisi costi-benefici della TAV al Ministro del Trasporti: “Ci possono essere due destini. O si sceglie di investire sulle qualità del nostro Paese e si persegue la via della manifattura e del lavoro per affrontare una situazione internazionale che sarà quasi certamente peggiore rispetto alla fase espansiva che abbiamo vissuto negli ultimi 2 anni e mezzo; oppure si sceglie la decrescita che non è mai, mai e poi mai felice, ma è solo drammatica, soprattutto per chi non ha i mezzi economici per affrontarla con il minor danno possibile. Lo abbiamo sperimentato di recente o ci si siamo già dimenticati del 2009 quando il PIL è sceso del 5%? Era felice quella decrescita? Non fare la TAV significa scegliere decisamente la via drammatica e farla pagare per decenni alle future generazioni per un mero e stupido calcolo elettorale di breve termine".
"È finito il tempo delle chiacchiere, bisogna uscire dall’equivoco e smettere di scegliere ogni giorno un modo nuovo per sabotare la competitività del Paese. Capisco che i Governatori delle Regioni maggiormente interessate dal tracciato stiano sventolando la bandiera del Referendum per ovviare a questa impasse imbarazzante del Ministro, ma farlo oggi, con i lavori in corso, dopo anni e anni di discussioni, progetti e milioni spesi per un’opera strategica che ha una portata continentale sarebbe l’ennesima puntata di una commedia che non fa ridere nessuno. Questo è un tema che deve essere trattato e risolto immediatamente da un Governo che deve essere responsabile delle proprie azioni: vuole sviluppo o decrescita? Di questo stiamo parlando".
"In questo senso mi sento invece di ringraziare tutti i rappresentanti delle istituzioni più vicine ai cittadini del territorio, tra cui anche il Comune di Vicenza, che parteciperanno domani alla manifestazione Sì TAV di Torino".
"È finito il tempo delle chiacchiere, bisogna uscire dall’equivoco e smettere di scegliere ogni giorno un modo nuovo per sabotare la competitività del Paese. Capisco che i Governatori delle Regioni maggiormente interessate dal tracciato stiano sventolando la bandiera del Referendum per ovviare a questa impasse imbarazzante del Ministro, ma farlo oggi, con i lavori in corso, dopo anni e anni di discussioni, progetti e milioni spesi per un’opera strategica che ha una portata continentale sarebbe l’ennesima puntata di una commedia che non fa ridere nessuno. Questo è un tema che deve essere trattato e risolto immediatamente da un Governo che deve essere responsabile delle proprie azioni: vuole sviluppo o decrescita? Di questo stiamo parlando".
"In questo senso mi sento invece di ringraziare tutti i rappresentanti delle istituzioni più vicine ai cittadini del territorio, tra cui anche il Comune di Vicenza, che parteciperanno domani alla manifestazione Sì TAV di Torino".