26/02/2019

Sentiment degli imprenditori di Vicenza: le aspettative a 6 mesi toccano un nuovo minimo dal 2015

Gli indici sul portafoglio ordini estero e occupazione rilevano un trend negativo ma rimangono ancora al di sopra dello 0.

La prima rilevazione del 2019, riferita al mese di gennaio, del Leading Indicator Vicenza (LIV), indice che riassume la fiducia degli imprenditori vicentini in riferimento allo stato di salute dell’economia, conferma e aggrava una tendenza iniziata a gennaio dell’anno trascorso.

La valutazione sullo stato dell’economia ad oggi (che, post-crisi, era uscita dall’area negativa a partire da ottobre 2017 e vi era rientrata a ottobre 2018) rimane in area negativa con un ulteriore peggioramento (-7,0 contro il -3,5 di ottobre 2018).

“La rilevazione di gennaio 2019 – spiega Andrea Beretta Zanoni, professore ordinario di strategia aziendale all'Università di Verona - è uno specchio fedele di quanto a livello più generale è successo tra la fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo. Purtroppo tutte le tendenze che già si cominciavano ad intravedere nella prima parte del 2018 vengono confermate, con però un accelerazione del deterioramento della fiducia che era emerso già ad ottobre e che in questa prima rilevazione dell’anno subisce un’ulteriore conferma”.

Il sentiment sullo stato di salute dell’economia a sei mesi, inoltre, mostra un ulteriore e significativo calo di fiducia rispetto alla scorsa rilevazione passando da -20,6 a -26,9.



“Le aspettative a sei mesi – prosegue Beretta Zanoni – toccano un nuovo minimo storico da quando è nato il LIV, nel luglio del 2015, arrivando ad un livello dell’indice ancora più basso rispetto al minimo toccato ad ottobre 2018. Come si evince dall’analisi dei lead indicator OECD, il calo di fiducia delle imprese manifatturiere è diffuso, sia a livello internazionale che nazionale: dopo la Francia, infatti, entra in modo netto in area negativa anche l’Italia, con un abbassamento dell’indice da -0,2 a -3,0. Ma è l’intensità con cui tale calo si manifesta nella nostra provincia è decisamente appariscente con un non casuale peggioramento degli indici di correlazione tra il LIV e i lead indicator. Inoltre, la linea dell’indice di valutazione dello stato attuale dell’economia sembra seguire in modo coerente le previsioni a sei mesi: anche la valutazione della situazione ad oggi infatti risulta peggiorare in modo piuttosto rapido”.



Per quanto riguarda le variabili specifiche ne troviamo due al di sotto della soglia di equilibrio (valore 0):
    · la previsione a sei mesi del portafoglio ordini Italia, che era già negativa ad ottobre 2018, scende ulteriormente a -8,6;
    · la previsione degli investimenti a sei mesi che non risultava negativa da ottobre 2015.
Anche per le altre due variabili, portafogli ordini estero e occupazione, gli indici rilevano un trend negativo, pur rimanendo ancora al di sopra dello 0.

“Indubbiamente colpisce, anche simbolicamente, – afferma Andrea Beretta Zanoni - l’ingresso in area negativa delle attese relative agli investimenti, su cui non a caso nell’ultima rilevazione si era suggerito di focalizzare l’attenzione: era da ottobre del 2015, che non accadeva. Ciò dimostra che il deterioramento delle aspettative e della fiducia attualmente in corso ha una dimensione e una profondità che non andrebbero sottovalutate. Pur in peggioramento ha invece una maggiore tenuta la previsione sull’occupazione, che rimane in area positiva con un +7,5: occorre però ricordare che di norma l’occupazione reagisce con più lentezza (in positivo e in negativo) perché maggiormente legata alle dinamiche economiche del passato recente”.