“I risultati del 2015 sono superiori alle aspettative e confermano la qualità dell’azione svolta dalle persone promotori del cambio di marcia". Commenta così Paolo Santagiuliana, amministratore delegato di Taplast, il bilancio d'esercizio 2015 illustrato in consiglio di amministrazione che presentaun fatturato consolidato di oltre 33 milioni di euro con ottimi risultati sul fronte della marginalità operativa e della posizione finanziaria netta, in netto miglioramento rispetto all’anno precedente.
Il margine operativo lordo, cresciuto del 40%, e la posizione finanziaria netta, ridotta del 35% rispetto all’esercizio precedente, testimoniano che la riorganizzazione completata nel 2014 ha portato non solo miglioramento dei risultati nel 2015, ma ha consolidato un importante recupero di efficienza e una razionalizzazione dell’assetto produttivo nel polo produttivo italiano.
"Questa capacità - aggiunge Santagiuliana - ci ha anche reso confidenti nell’accelerare il progetto di sviluppo con il lancio di nuovi prodotti, nonostante il mercato mostri ancora una volatilità nella crescita in Europa. Importanti investimenti di miglioramento sono in corso per l’innalzamento degli standard impiantistici e di sicurezza-ambiente, stiamo poi programmando lo sviluppo della consociata in Slovacchia con un inserimento di nuove tecnologie produttive IBM che permetteranno di sviluppare prodotti per l’alimentare e farmaceutico, e stiamo estendendo politiche commerciali più selettive e rigorose che poteranno non solo ottimizzazione del servizio e miglioramento dei tempi di consegna al cliente, ma anche una ulteriore ottimizzazione dei costi".
Taplast sta completando le attrezzature per il lancio di due nuove pompe, una per l’e-commerce, cioè imballaggi venduti attraverso canali online che presentano un tasso di crescita impressionante rispetto al prodotto tradizionale dello scaffale, e una pompa a largo dosaggio pensata per i mercati emergenti in Asia e America a testimonianza della visione di diventare un player di riferimento per l’innovazione anche fuori Europa.
Dallo studio Plimsol edizione maggio 2016, Taplast rientra nel 25% delle società più solide in Italia nella lavorazione e stampaggio plastica, sulla base del ROE e una dettagliata analisi dei punti di forza e debolezza di 775 imprese esaminate.
Il margine operativo lordo, cresciuto del 40%, e la posizione finanziaria netta, ridotta del 35% rispetto all’esercizio precedente, testimoniano che la riorganizzazione completata nel 2014 ha portato non solo miglioramento dei risultati nel 2015, ma ha consolidato un importante recupero di efficienza e una razionalizzazione dell’assetto produttivo nel polo produttivo italiano.
"Questa capacità - aggiunge Santagiuliana - ci ha anche reso confidenti nell’accelerare il progetto di sviluppo con il lancio di nuovi prodotti, nonostante il mercato mostri ancora una volatilità nella crescita in Europa. Importanti investimenti di miglioramento sono in corso per l’innalzamento degli standard impiantistici e di sicurezza-ambiente, stiamo poi programmando lo sviluppo della consociata in Slovacchia con un inserimento di nuove tecnologie produttive IBM che permetteranno di sviluppare prodotti per l’alimentare e farmaceutico, e stiamo estendendo politiche commerciali più selettive e rigorose che poteranno non solo ottimizzazione del servizio e miglioramento dei tempi di consegna al cliente, ma anche una ulteriore ottimizzazione dei costi".
Taplast sta completando le attrezzature per il lancio di due nuove pompe, una per l’e-commerce, cioè imballaggi venduti attraverso canali online che presentano un tasso di crescita impressionante rispetto al prodotto tradizionale dello scaffale, e una pompa a largo dosaggio pensata per i mercati emergenti in Asia e America a testimonianza della visione di diventare un player di riferimento per l’innovazione anche fuori Europa.
Dallo studio Plimsol edizione maggio 2016, Taplast rientra nel 25% delle società più solide in Italia nella lavorazione e stampaggio plastica, sulla base del ROE e una dettagliata analisi dei punti di forza e debolezza di 775 imprese esaminate.