11/11/2025

Confindustria Veneto incontra i candidati alla Presidenza della Regione

Dialogo con Giovanni Manildo e Alberto Stefani sui temi chiave della nuova agenda industriale regionale.

Confindustria Veneto ha incontrato a Mestre i candidati alla Presidenza della Regione Veneto, Giovanni Manildo e Alberto Stefani, per un confronto diretto sui temi strategici per il futuro del sistema produttivo regionale. L’incontro ha rappresentato la prima occasione di dialogo tra il mondo delle imprese e i rappresentanti delle principali coalizioni politiche, in vista delle prossime elezioni regionali.

Nel corso dell’incontro è stata presentata una nuova agenda industriale regionale, orientata ad accompagnare la transizione economica del territorio e a rendere il Veneto una piattaforma attrattiva per investimenti, talenti e imprese.

Il Presidente di Confindustria Veneto Raffaele Boscaini, insieme ai Presidenti delle Associazioni Territoriali — Barbara Beltrame Giacomello (Confindustria Vicenza), Lorraine Berton (Confindustria Belluno Dolomiti), Paola Carron (Confindustria Veneto Est) e Giuseppe Riello (Confindustria Verona) — ha sintetizzato i principali punti emersi nel confronto.

“L’incontro di oggi con i candidati alla Presidenza della Regione Veneto, Giovanni Manildo e Alberto Stefani, è stato utile e costruttivo. Entrambi hanno mostrato preparazione, attenzione e una visione per il futuro della nostra Regione, in un’ottica non meramente locale ma europea. È importante che il Veneto abbia davanti a sé una prospettiva chiara, almeno di medio periodo, che consenta di ‘mettere a terra’ progetti concreti a beneficio delle imprese e delle comunità locali.” ha dichiarato Boscaini.

Nel suo intervento, il Presidente ha evidenziato come la Legge di Bilancio nazionale risulti “avara per il sistema produttivo”, priva di una visione di crescita strutturale che metta gli investimenti industriali al centro. In tale contesto, il ruolo della Regione Veneto è ritenuto cruciale per affrontare quattro megatrend prioritari: cambiamento climatico, transizione digitale e intelligenza artificiale, crisi demografica e flussi migratori, attrazione di investimenti e talenti.

Boscaini ha richiamato l’esigenza di un nuovo patto tra istituzioni e corpi intermedi, per ridefinire il rapporto tra politica e territorio, insieme a una semplificazione normativa che restituisca competitività alle imprese.

Tra i temi emersi nel dibattito, la necessità di una politica regionale che stimoli e accompagni lo sviluppo economico, garantendo un uso trasparente delle risorse derivanti da eventuali addizionali IRPEF e IRAP e coinvolgendo i rappresentanti del sistema produttivo nelle scelte strategiche.

Sul fronte dell’innovazione e delle reti d’impresa, è stato ribadito come le 22 reti attive in Veneto rappresentino un modello virtuoso da razionalizzare in poli regionali più efficienti, eliminando ostacoli burocratici e potenziando la digitalizzazione amministrativa.

Un capitolo centrale è stato dedicato al capitale umano e alla formazione tecnica. I rappresentanti delle imprese hanno sottolineato l’urgenza di fermare l’esodo dei giovani e di valorizzare percorsi formativi come gli ITS, in stretta connessione con le esigenze del mercato del lavoro. Serve, è stato detto, “un cambio di paradigma culturale” che restituisca al lavoro una dimensione aspirazionale e di crescita personale.

Tra le priorità anche le infrastrutture fisiche e digitali: completamento del piano regionale dei trasporti, sicurezza della Romea, prosecuzione della Pedemontana e potenziamento dell’intermodalità e dell’Alta Velocità fino a Padova. Accanto alle opere materiali, è emersa la necessità di garantire la copertura totale della banda ultra-larga e di sostenere investimenti in data center e tecnologie di intelligenza artificiale. Il costo dell’energia resta un fattore di rischio competitivo per il sistema produttivo veneto.

Si è discusso inoltre del credito per lo sviluppo, della necessità di rafforzare il ruolo delle grandi imprese come traino per le PMI e del maggiore raccordo tra università, ricerca e industria.

In tema di Zone Logistiche Semplificate (ZLS), Confindustria Veneto ha ribadito che la libertà amministrativa non dovrebbe essere un’eccezione, ma la norma, e che la semplificazione deve diventare un pilastro stabile per l’attrazione di investimenti, soprattutto nelle aree di retroporto di Venezia e Rovigo.

Infine, attenzione anche al Veneto montano, dove turismo e industria di qualità convivono. Da Belluno è arrivata la proposta di istituire un assessorato dedicato alla Montagna, per sostenere le aree alpine e favorire politiche mirate a digitalizzazione, smart working e innovazione nei territori più periferici.